
È particolarmente ricco di spunti e suggestioni interessanti e attuali il nuovo numero (il 17°) di «Aisthesis. Scoprire l’arte in tutti i sensi», la rivista vocale online del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
Da segnalare, innanzitutto, l’ampia analisi curata da Maria Paraventi, sul connubio ancora imperfetto tra realtà digitale e potenzialità quotidiana dei musei statali autonomi in Italia. Se infatti ci sono strutture come l’Accademia di Brera a Milano e gli Uffizi a Firenze che risultano quasi totalmente digitalizzate per una fruizione reale, nella maggioranza dei casi vengono offerti, pur se con costanza e qualità spesso molto apprezzabili, esclusivamente servizi informativi e possibilità di tour all’interno delle collezioni e in occasione di specifici eventi.
A riferire poi delle varie novità riguardanti le metodologie e tecnologie per la stampa 3D di riproduzioni tattili sono Maria Stella Busana e Francesca Farroni Gallo, che si soffermano sui risultati positivi e scientificamente certi raggiunti in tale àmbito dal progetto TEMART (Tecnologie e materiali per la manifattura artistica, i Beni Culturali, l’arredo, il decoro architettonico e urbano e il design del futuro), con particolare riferimento anche ai bassorilievi, che consentono alle persone non vedenti di conoscere e scoprire con il tatto le opere d’arte riprodotte, permettendo la cosiddetta “lettura” delle stesse opere pittoriche.
«Fino ad oggi – come spiegano infatti dal Museo Omero – i bassorilievi venivano realizzati a mano e per lo più con pratiche di tipo scultoreo e i “puristi”, nonché molti specialisti, consigliano questo metodo perché più verista nei risultati. Si vuole pertanto stabilire un confronto e comunque un inedito ripensamento tra i ricercatori e gli operatori dell’accessibilità».
E da ultima, ma non certo ultima, curata da Mariella Martelli, è l’affascinante e incredibile storia di Francesco Landini, uno dei più importanti musicisti dell’Ars Nova italiana del Trecento, organista cieco definito quale Magister Franciscus Cecus Horganista de Florentia. Di lui si parla tra gli studiosi come di un vero “fenomeno musicale”, che travalicando la propria epoca storica di appartenenza, ha influenzato autori più recenti come gli stessi Mozart o Verdi. (S.B.)
La rivista vocale online del Museo Omero «Aisthesis» (a questo link il n. 17) è letta da Luca Violini ed è anche tradotta in inglese e spagnolo. Per ogni ulteriore informazione: redazione@museoomero.it.
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