Un paio di settimane fa, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, una serie di organizzazioni delle Marche (ANGSA Marche-Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo, ACLI Marche-Associazione Cristiana Lavoratori Italiani, Fondazione Paladini di Ancona, Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Ancona, Gruppo Solidarietà di Moie di Maiolati Spontini e UILDM Ancona-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) avevano denunciato i contenuti di un recente Decreto della propria Regione, che aveva autorizzato la realizzazione di una struttura con una capienza di 175 posti, residenziali e semiresidenziali, nel Comune di Rapagnano (Fermo).
«Un fatto – secondo tali organizzazioni – che mette in evidenza tutte le criticità dei nuovi requisiti di autorizzazione, che non solo permettono accorpamenti illimitati a tutte le strutture già autorizzate o in via di realizzazione, ma, come dimostra quel Decreto, rendono possibili concentrazioni di posti letto in un mix di “moduli” diversi, il cui unico obiettivo è assemblare servizi convenzionabili a più alta remunerazione. Un’operazione commerciale, quindi, promossa e autorizzata dalla Regione, che caratterizza una deriva la quale non ha nulla ha a che vedere con una programmazione territoriale centrata sui bisogni delle persone».
A tal proposito, quindi, il Gruppo Solidarietà ha lanciato ora una richiesta/appello rivolta al Presidente della Regione Marche, all’Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali e alla Presidente della IV Commissione Consiliare, aperta a tutti coloro, sia individualmente che come organizzazioni, che vogliano esprimere il proprio dissenso rispetto a quelle che vengono definite come «nuove forme di istituzionalizzazione». (S.B.)
A questo link è disponibile anche un facsimile della richiesta/appello che tutti possono inviare ai responsabili istituzionali della Regione Marche. Per ogni ulteriore informazione: grusol@grusol.it.