Il 16 ottobre vivrà la sua quattordicesima edizione la Giornata Nazionale dell’Afasia, evento tradizionalmente promosso dalla Fondazione Carlo Molo di Torino, insieme ai partner AITA (Associazioni Italiane Afasici) e ALICe (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), che ha lo scopo di sensibilizzare e informare sulle tematiche relative a questo disturbo relativo alla parola e più generalmente alle difficoltà di comunicazione (se ne legga anche nel box in calce), che colpisce circa un terzo di coloro che sono vittime di ictus, ischemia, emorragia e traumi cerebrali.
Il clou delle varie iniziative previste – anche se già dal 6 ottobre si è rinnovata la collaborazione con il Gruppo Torinese Trasporti, per trasmettere nelle stazioni della metropolitana torinese lo spot L’afasia ti lascia senza parole, già presentato a suo tempo su queste pagine – si avrà da domani, 15 ottobre, a domenica 17, quando ad esempio la medesima scritta che dà il titolo a quello spot, che da alcuni anni è apparsa sula Mole Antonelliana diTorino, comparirà anche su altri monumenti-simbolo delle città di Livorno, Firenze, Perugia, Aosta e Genova. «Si tratta di un modello che stiamo esportando – spiegano a tal proposito dalla Fondazione Molo – e che vorremmo si allargasse sempre più. In questo caso ringraziamo in particolare le varie Associazioni di riferimento, come ad esempio quella degli Afasici Toscani, con l’attivissimo Davide Crovetti, e Andrea Vianello, nuovo presidente nazionale di ALICe».
Numerosi altri eventi sono in programma, a partire da quello del pomeriggio di sabato 16 (ore 16), presso i Giardini Reali di Torino (ingresso da Piazza Castello), denominato La voce dell’afasia, promosso dall’Associazione Musica e Cura di Pino Torinese, in collaborazione con i Musei Reali del capoluogo piemontese.
Già dal 2019, infatti, Musica e Cura ha attivato un progetto di riabilitazione e canto corale per persone afasiche, organizzando concerti pubblici con la partecipazione di cantanti solisti e musicisti professionisti e offrendo momenti di sensibilizzazione.
Al gazebo presente presso la sede dell’evento sarà anche possibile fare una donazione, che sosterrà le attività dell’ AITA Piemonte, acquistando una piantina di erica, simbolo della tenacia e della resilienza delle persone afasiche.
Sempre sabato 16, poi, si rinnoverà sul canale YouTube della Fondazione Molo l’appuntamento Afasia on air 2021, riferito a un più ampio progetto di comunicazione audiovisiva e multimediale con persone affette da afasia, avviato già da un po’ di anni dalla stessa Fondazione Molo, insieme al Centro Interdipartimentale di Ricerca Cinedumedia del (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.
«Primo obiettivo del progetto – spiegano dalla Fondazione – è stato quello di comprendere se e come fosse possibile semplificare dei testi filmici per renderli più fruibili alle persone afasiche. Successivamente, in base alle prove effettuate, il progetto si è evoluto e oltre all’individuazione di un modello di semplificazione, è divenuto anche un momento esperienziale: i pazienti afasici coinvolti, infatti, sono stati inseriti in un processo di ideazione e di realizzazione di prodotti audiovisivi – di natura documentaristica e di info-entertainment – pensati da afasici per afasici. In questo modo è stato possibile coinvolgere le persone in tutte le fasi tipiche di una produzione audiovisiva e, al contempo, far sì che la loro azione avesse una ricaduta effettiva sul sociale, oltre ad agire, indirettamente, sul mantenimento del potenziale residuo. Le produzioni, quindi, sono state il risultato dell’effettivo lavoro dei pazienti e i prodotti implementati con il modello di semplificazione di cui sopra».
Questi, dunque, gli audiovisivi già realizzati, il primo dei quali ha riguardato, nel 2015, la riproposizione semplificata del film Altrimenti ci arrabbiamo! (diretto nel 1974 da Marcello Fondato, con Terence Hill e Bud Spencer), scelto per la sua struttura narrativa molto lineare e per la sua riconoscibilità a livello di pubblico. Successivamente, nel 2018, il gruppo sperimentale ha realizzato la guida turistica La nostra Torino, in cui le persone hanno raccontato, con la loro voce e attraverso le loro riprese e immagini, i luoghi più insoliti della città, secondo una pragmatica comunicativa che rispettasse le differenti esigenze fruitive di altre persone affette dalla problematica afasica.
Ora, quindi, nel medesimo filone produttivo, si è arrivati a condurre in porto il talk-show Le nostre parole sull’economia circolare. I nuovi inviati di uno Speciale TG, che sarà al centro della giornata di sabato 16, in cui i componenti del gruppo di lavoro ha dovuto misurarsi non solo con la macchina produttiva tipica di un oggetto audiovisivo (individuazione e studio della tematica, da rendere più semplice e comprensibile; riprese e montaggio dei contributi), ma ha dovuto anche gestire – in finta diretta – l’interlocuzione e il dialogo con gli ospiti, ricoprendo il ruolo di moderatori e di anchorman dell’iniziativa.
Un tema, quindi, di grande attualità nei contesti socio-culturali, come appunto quello dell’economia circolare, affrontato da un gruppo di sei persone afasiche, quali inviati speciali, che ha prodotto alla fine un TV Talk di cui si avrà un’anticipazione dopodomani on air, mentre la versione integrale è visibile sul canale YouTube della Fondazione Molo (a questo link).
Due i filoni trattati nel documento, il primo sulle possibilità e le modalità espressive utilizzate e i modelli comunicativi dedicati, il secondo con contributi informativi/divulgativi sul tema. A introdurlo è Lorenzo Denicolai, referente scientifico del progetto per il Centro di Ricerca Interdipartimentale Cinedumedia dell’Università di Torino, insieme a un portavoce del gruppo di lavoro e a Valentina Borsella, coordinatrice del progetto e responsabile delle Attività Culturali e Laboratoriali della Fondazione Molo. Vi partecipano inoltre, in qualità di esperti, Egidio Dansero, vicerettore vicario per la Sostenibilità e la Cooperazione allo Sviluppo all’UniToGO dell’Università di Torino; Cecilia Marchisio del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione del medesimo Ateneo; Sara Merlino, ricercatrice dell’Università di Roma Tre; Antonio Castagna, coach e formatore, esperto di temi ambientali e di economia circolare; Silvia Barbero, ricercatrice e docente associata al Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. La trasmissione è completata da una serie di contributi video. (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione: daniela.trunfio@fastwebnet.it, progetti@fondazionecarlomolo.it.
L’afasia
Si tratta di un’alterazione del linguaggio dovuta a lesioni alle aree del cervello deputate all’elaborazione di esso. Le alterazioni possono riguardare vari aspetti del linguaggio: comprensione, produzione, ripetizione, strutturazione.
Tra le cause più frequenti dell’insorgere dell’afasia, vanno individuati: ictus, ischemia transitoria, emorragia cerebrale, processi espansivi (tumori), processi degenerativi (atrofie cerebrali). La disabilità che ne consegue intacca la sfera sociale e relazionale, ponendo molto spesso la persona afasica in una situazione di disagio, depressione e isolamento.