«Tutto è iniziato quando, nel novembre 2011, mi sono svegliata con un dolore al braccio e poco dopo non potevo più muoverlo», racconta Rebecca Azzini, ventottenne di Tarvisio (Udine) ed ex calciatrice del Tavagnacco, che oggi è in sedia a rotelle a causa di una malattia rara che colpisce l’apparato motorio e che per il momento non ha una cura. In quel momento, per sostenere le necessarie visite specialistiche, si era spinta fino a Milano e una volta sentitasi meglio, aveva deciso di entrare nella Croce Rossa, dato che la sua malattia si era fermata. Solo temporaneamente, purtroppo, cosicché, alla fine, si è trovata definitivamente seduta in carrozzina.
Rebecca, però, non si è arresa, oggi è una nuotatrice e una figura importante che si batte per i diritti delle persone con disabilità, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché per l’installazione di montacarichi nelle stazioni, per permettere alle persone con disabilità di poter viaggiare in autonomia. «Purtroppo – dice – la stazione ferroviaria di Tarvisio non era sufficientemente attrezzata per persone con disabilità, ero costretta a chiedere al personale ferroviario oppure ai passeggeri di aiutarmi». E così, con l’aiuto della nota annunciatrice Maria Giovanna Elmi, sua concittadina, è riuscita ad entrare in contatto con il Servizio di Assistenza delle Ferrovie dello Stato e a fare installare un montacarichi che consente anche a chi è in carrozzina di salire e scendere in autonomia.
Ma l’impegno sociale di Rebecca non si ferma qui: di recente, infatti, ha partecipato anche alla mostra fotografica L’essenziale è invisibile agli occhi, organizzata dall’Associazione lombarda dei Ragazzi di Robin, che l’ha vista ritratta in scatti senza veli. «Ho partecipato a questa mostra – confida – perché vorrei che questo progetto riuscisse almeno in minima parte a smuovere la società: fate fare sport ai vostri figli, fateli avvicinare all’arte in generale, fate fare a loro quello che più gli si addice, quello per cui spiccano». E conclude: «I canoni estetici sono cambiati, si può tranquillamente sfilare anche in sedie a rotelle. In America un passo avanti è stato già fatto: una testimonial di Gucci una giovane con sindrome di Down. Tutti noi abbiamo qualcosa da trasmettere agli altri, con disabilità o meno. La disabilità non deve escluderci dal mondo».
La vita, dunque, è piena di sorprese, può condurti su strade che non ti aspetteresti, ma l’importante è non mollare mai, sembra raccontare la storia di Rebecca Azzini, che ora vive con Sara De Stalis, una giovane e nota chef friulana che l’ha introdotta anche nel mondo della cucina sociale; insieme, infatti, hanno partecipato recentemente all’evento Cenando sotto un Cielo Diverso.