Ma per l’autismo a basso funzionamento serve uno sforzo creativo più grande!
«Superando il meccanismo perverso della generalizzazione confortante – scrive Maurizio Ferrari – anche i ragazzi e le ragazze con autismo a basso funzionamento (e con disabilità complesse) meritano uno sguardo diverso, un coraggio di sperimentare che scongiuri il pericolo di cadere nel custodialismo. E alla classe politica e dirigente diciamo che se per i giovani con autismo a medio-alto funzionamento c’è bisogno di cento, mille progetti come “PizzAut” (o altre iniziative analoghe), per quelli a basso funzionamento serve uno sforzo creativo altrettanto grande, se non addirittura di più»