«La mancanza di barriere architettoniche permetterà l’accesso alle proiezioni alle persone con disabilità fisica, ma nessun film è stato pensato o adattato alle esigenze della stragrande maggioranza delle persone con disabilità»: questa la denuncia dell’ANFFAS di Torino (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), cui abbiamo dato spazio ieri sulle nostre pagine, riferita al Torino Film Festival, in programma dal 26 novembre al 4 dicembre prossimi.
Sulla medesima questione riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il seguente contributo dall’APIC di Torino (Associazione Portatori Impianto Cocleare), che dell’inaccessibilità di quella manifestazione aveva già avuto occasione di occuparsi due anni fa.
Eccoci dunque al ciak ormai imminente del 39° Torino Film Festival. La locandina qui a fianco riprodotta è bella, un manifesto strappato che ci ricorda episodi e smuove sensazioni della vita sociale. Anche questa edizione, iunfatti, conferma il percorso avviato da qualche anno, cioè la mancanza dell’accessibilità per tutti! Uno strappo continuo, quindi!
Pare che ora si stia lavorando per avere un film italiano con resa accessibile, ma sembra la solita toppa dopo avere presentato il programma.
Nell’attesa, comunque, ricordiamo quanto avevamo scritto due anni fa su queste stesse pagine, nell’articolo intitolato Al “Torino Film Festival” nemmeno l’ombra di un film a resa accessibile, che purtroppo ancora oggi non ha perso di attualità: «Non è accettabile che al recente “Torino Film Festival”, nell’àmbito del quale, tra l’altro, è stato presentato il “Manifesto per l’’accessibilità e la fruizione in autonomia del patrimonio culturale cinematografico”, tra 149 film in programma non ve ne sia stato nemmeno uno a resa accessibile».
La “tradizione”, quindi, continua immutata nel tempo!