Riflessioni sul Disegno di Legge Delega sulla disabilità

Revisione delle certificazioni di disabilità, formazione degli operatori, progetti personalizzati, caregiver familiari e Garante Nazionale: sono alcuni dei temi oggetto di riflessione da parte dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, a proposito delle recenti audizioni in Commissione Affari Sociali della Camera sul Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità

Loghi di diverse disabilitàA proposito delle recenti audizioni in Commissione Affari Sociali della Camera sul Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità (Atto C. 3347) [se ne legga già sulle nostre pagine, N.d.R.], cui anche noi [Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, N.d.R.] abbiamo partecipato con una nostra Memoria, vogliamo porre alcune riflessioni su altrettanti temi.

Innanzitutto la questione del procedimento di revisione della certificazione di disabilità e invalidità. Quasi tutti i tecnici intervenuti durante le audizioni hanno posto una serie di quesiti (chi deve fare cosa, come, dove e con quali fondi), su aspetti che non  vengono specificati nel testo del Disegno di Legge. Perché dunque non dedicare una norma apposita alla riforma dei criteri e dei procedimenti per l’accertamento della disabilità/invalidità?

Detto quindi che in molti hanno richiamato l’attenzione sulla formazione degli operatori, che dev’essere continua e riguardare tutti i tipi di operatori in qualsiasi ambito, molto si è discusso dei progetti personalizzati, della vita indipendente, dei budget di progetto ecc. Qui, fortunatamente, numerosi intervenuti alle audizioni hanno ricordato le Leggi 162/98, la norma che ha aperto alla possibilità di realizzare progetti di vita indipendente, e 328/00 il cui articolo 14 prevede, com’è noto, progetti individuali per le persone con disabilità. Qualcuno ha anche saggiamente invitato a potenziarle, applicandole, ed evitando di creare dei doppioni.

Un tema, poi, che ci tocca particolarmente, è quello relativo al fatto che in questo passaggio i caregiver familiari non hanno avuto voce e da ultima, ma non ultima, la figura del Garante Nazionale delle persone con disabilità, rispetto alla quale tutti hanno fatto presente che essa non servirebbe, senza un fondo specifico e poteri definiti.

In generale, ciò che colpisce è la fretta, la fretta imposta a tutti per esprimersi e dare indicazioni ai Parlamentari. «È un peccato – ha anche dichiarato Mario Barbuto, presidente dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – che questa legge ce la detti l’Europa e non che sia un’iniziativa del nostro Parlamento». Già, vien da dire: deve arrivare sempre l’Europa a ricordarci di fare le cose, di adeguarci ai tempi e alle nuove leggi [la Legge Delega sulla disabilità è una ricaduta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza reso noto all’Europa dal nostro Paese, N.d.R.].
Il fatto è che la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità è Legge dello Stato Italiano già dal 2009 [Legge 18/09, N.d.R.] e che l’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute secondo un approccio bio-psico-sociale. è stata definita nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quando dunque ottimizzeremo i tempi, oltre che i budget e le risorse, dopo che avremo attivato mille modalità di qualità e valutazione di questi sistemi?

genitoritosti@yahoo.it.

A questo e a questo link sono presenti i video delle audizioni del 15 e 16 novembre sul Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità; a quest’altro link i vari documenti presentati in tale sede. A questo e a questo link, infine, il testo integrale di riflessioni e la Memoria dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti.

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