In questo Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, così densa di significato, vorremmo parlare di una piccola ma importante svolta impressa alla nostra comunicazione: i concetti cardine espressi anche negli hashtag usati, sono passati infatti da dignità, autonomia e integrazione a dignità, autonomia e inclusione.
Ma qual è questa differenza, piccola ma sostanziale, fra integrazione e inclusione?
L’integrazione mette fisicamente insieme le persone, ma non sempre concede le stesse possibilità di essere, fare e desiderare. L’inclusione, invece, permette a tutti, indistintamente, in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo e in qualsiasi situazione di essere cittadini e cittadine a tutti gli effetti. L’inclusione si realizza solo nella società tutta. Non basta dunque integrare le diversità, bisogna formare ad esse, fare spazio alla ricchezza delle differenze e offrire possibilità di fare.
Uno dei motti del nostro Centro [Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona, N.d.R.,] è questo: «La disabilità non esiste, se si dispone dei mezzi adeguati» e anche la società modifica l’atteggiamento culturale sulla disabilità, prendendo coscienza di cosa essa significhi, con empatia, rispetto, solidarietà e inclusione positiva.
Il nostro augurio per questo 3 Dicembre, pertanto, è che questa Giornata sia lo spunto per creare insieme una società sempre più inclusiva.