Sostituzione di finiture, rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici, ristrutturazione di scale e ascensori, inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici e anche interventi di sostituzione, smaltimento e bonifica di impianti di automazione: a tutto ciò si riferisce il cosiddetto “bonus barriere architettoniche” che ha avuto il via libera dalla Commissione Bilancio del Senato, in sede di discussione della Legge di Bilancio per il 2022 di cui è imminente l’approvazione.
Il bonus consisterà quindi in una detrazione del 75% sugli interventi sopracitati che verranno effettuati in àmbito di edilizia privata dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e che dovranno in ogni caso presentare le caratteristiche tecniche previste dal Decreto Ministeriale 236/89 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).
Ripartita in cinque quote annuali, la detrazione prevede un tetto di spesa fino a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari, a 40.000 per le unità immobiliari condominiali che abbiano fino ad otto appartamenti e a 30.000 per quelle superiori ad otto appartamenti. (S.B.)
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