Perché ci vuole tatto
Come cambia la conoscenza del mondo per chi non vede sin dai primi giorni di vita? Quali strategie e strumenti utilizzare per realizzare viaggi ed esperienze fruibili e godibili appieno anche da chi ha una disabilità visiva? Come progettare esperienze che riescano a coinvolgere tutti i sensi?: a queste e altre domande si cercherà di rispondere durante “Perché ci vuole tatto”, corso pratico di formazione sulla disabilità visiva, che si terrà dal 26 al 30 gennaio presso il Monasterino della Conoscenza, a qualche chilometro da Siena, a cura dell’Associazione bolognese La Girobussola