«La mia ambizione come presidente dell’IDA è promuovere la piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità in ogni angolo del mondo. Più specificamente, vorrei lavorare per responsabilizzare tutte le organizzazioni aderenti e allo stesso tempo portare più unità nel pieno rispetto della diversità che le organizzazioni stesse portano. La nostra diversità, infatti, è la nostra forza»: lo ha dichiarato Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, dopo essere stato eletto nel dicembre scorso, con voto unanime, alla Presidenza dell’IDA, l’Alleanza Internazionale sulla Disabilità, della quale aveva già ricoperto nel 2013 la massima carica, essendone attualmente il Tesoriere.
Organizzazione ombrello che riunisce oltre 1.100 organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, provenienti da otto organismi globali e sei organismi regionali, tra cui la stessa EDF, di cui fa parte fra l’altro anche il FID (Forum Italiano sulla Disabilità), l’IDA supporta quelle stesse organizzazioni a responsabilizzare i propri Governi e a sostenere il cambiamento a livello locale, nazionale e internazionale.
Rappresentando dunque più di un miliardo di persone con disabilità che vivono in tutto il mondo, tra cui alcuni dei gruppi più grandi ed emarginati del mondo, l’Alleanza è considerata dalle Nazioni Unite l’organizzazione maggiormente riconosciuta nel proprio àmbito.
Alla base del lavoro di essa vi è segnatamente la citata Convenzione ONU, di cui l’IDA promuove l’effettiva attuazione attraverso un’azione coordinata da parte delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, per garantirne la conformità a livello nazionale, regionale e internazionale. Altra “stella polare” dell’Alleanza è l’Agenda ONU 2030 con i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nel cui àmbito vengono promossi lo sviluppo sostenibile e l’inclusione per tutte le persone con diverse disabilità. (S.B.)