Prevenzione e salute per le persone con autismo

Nonostante qualche rallentamento a causa della pandemia, procede il progetto “Curiamoci con cura”, promosso dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, servizio di bilanci di salute erogato dalla Fondazione stessa ai propri assistiti, che prevede visite con standard cosiddetti “autism friendly”, per il monitoraggio della salute generale, il tutto a cura di un medico supportato da psicologi ed educatori che preparano la persona a sostenere la visita, oltre ad eventuali esami, dai più semplici a quelli più complessi, che per una persona con autismo potrebbero risultare traumatici
Fondazione Bambini e Autismo, psicologa
Una psicologa attiva nell’àmbito del progetto “Curiamoci con cura” della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone

«L’impegno nell’àmbito della prevenzione e della salute intesa a trecentosessanta gradi per quanto riguarda le persone con autismo è da tempo uno dei nostri obiettivi. Infatti, le persone con autismo esattamente come tutti, necessitano di percorsi di prevenzione e cura che talvolta, però, rimangono solo sulla carta per la difficoltà a essere effettuati a persone che non accettano di buon grado cambi di routine o interventi più o meno invasivi. Obiettivo di questo progetto è diminuire lo stress e migliorare la prevenzione»: così Cinzia Raffin, direttore scientifico della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, parla del progetto denominato Curiamoci con cura, che nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia, va avanti a piano ritmo.

Si tratta in sostanza di un servizio di bilanci di salute erogato dalla stessa Fondazione Bambini e Autismo per i propri assistiti, con il sostegno della Fondazione Friuli. Esso prevede visite con standard cosiddetti autism friendly (letteralmente “amico dell’autismo”), per il monitoraggio della salute generale, il tutto a cura di un medico supportato da psicologi ed educatori che preparano la persona con autismo a sostenere la visita, oltre ad eventuali esami, dal banale prelievo o elettrocardiogramma fino a procedure più complesse, che per una persona con autismo possono risultare traumatiche.
«Sono decine e decine – sottolineano dalla Fondazione – i bilanci di salute effettuati fino ad ora, oltre ai percorsi di preparazione e alle cosiddette “simulate”, comprese le attività di preparazione per affrontare con serenità vaccini, tamponi, accettare e mantenere i dispositivi di protezione individuale e adeguarsi alle regole di sicurezza».

Curiamoci con cura si inserisce in un più ampio percorso di inclusione condotto in questi anni dalla Fondazione pordenonese, compreso il laboratorio permanente inclusionLAB, che prevede la sperimentazione di percorsi di accoglienza e accessibilità sempre autism friendly, con il coinvolgimento di numerosi partner e che anche qui ha visto in prima linea la Fondazione Friuli.

E in conclusione va anche ricordata la disponibilità su tutti gli store online dell’app vi.co Hospital, nella quale la Fondazione Bambini e Autismo traduce in immagini e video le principali procedure mediche, dalla visita dentistica agli esami radiologici, per citarne solo due, e che può essere di valido aiuto sia alle persone con autismo che agli operatori sanitari. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: progettazione@bambinieautismo.org.

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