Già da qualche mese avevamo chiesto con forza la revisione del Regolamento della Consulta Cittadina Permanente di Roma per i Diritti delle Persone con Disabilità [Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 76 del 2020, N.d.R.], in modo tale che esso coniugasse la rappresentanza con la rappresentatività delle disabilità e la reintroduzione della facoltà di “controllare” l’operato dell’Amministrazione da parte della Consulta stessa, ciò che con grande lungimiranza e trasparenza era stato previsto nel Regolamento precedente.
Ora dunque, come da noi ripetutamente sollecitato, abbiamo preso atto con piacere della proposta di modifica di quel Regolamento, presentata da una serie di Consiglieri Comunali [se ne legga già anche sulle nostre pagine, N.d.R.], poiché riteniamo fondamentale restituire alla Consulta il ruolo di “controllore” degli atti del Campidoglio per l’inclusione concreta dei cittadini e delle cittadine con disabilità.
Coniugare la rappresentanza con la rappresentatività: è questa la sfida da vincere. La Consulta Cittadina, infatti, è – e tale deve restare – il luogo delle Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie (come da articolo 4 comma 3* della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità), Associazioni di rilevanza cittadina che, unitamente ai Presidenti delle Consulte Municipali, rappresentano la peculiarità della Capitale.
Crediamo inoltre che allargare i momenti di incontro all’insieme delle diverse realtà, quali il Terzo Settore, le Federazioni, i Sindacati ecc., in un Osservatorio per la Disabilità, unitamente alle Consulte Cittadina e Municipali, possa rappresentare un ulteriore e significativo momento di ampio confronto programmatico, in particolare sulla Missione 5 (Inclusione e Coesione) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Da parte nostra, naturalmente, siamo a disposizione per offrire tutta la nostra collaborazione.
*Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, articolo 4, comma 3: «Nell’elaborazione e nell’attuazione della legislazione e delle politiche da adottare per attuare la presente Convenzione, così come negli altri processi decisionali relativi a questioni concernenti le persone con disabilità, gli Stati Parti operano in stretta consultazione e coinvolgono attivamente le persone con disabilità, compresi i minori con disabilità, attraverso le loro organizzazioni rappresentative».
Presidente della Consulta Cittadina Permanente di Roma per i Diritti delle Persone con Disabilità (consultacittadina@gmail.com).
A questo link è disponibile l’elenco delle Associazioni aderenti alla Consulta Cittadina Permanente di Roma per i Diritti delle Persone con Disabilità.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…