Nell’Anno Scolastico 2020-2021 sono aumentati gli alunni e le alunne con disabilità che frequentano le scuole italiane: oltre 300.000, con un incremento di circa 4.000 (3,6% sul totale degli iscritti). In questo secondo anno scolastico di pandemia, inoltre, è migliorata la partecipazione alla didattica, se è vero che dal 23% dell’anno precedente sono scesi al 2,3% coloro che sono stati completamente esclusi dalla didattica a distanza. Nei periodi in cui se ne è fatto ricorso, infatti, sono stati il 38% quelli che hanno partecipato in presenza insieme ad altri compagni. Sul fronte, infine, degli insegnanti per il sostegno, continua a crescere il numero di esse, con un rapporto alunno-docente migliore di quello previsto dalla legge, ma uno su tre non ha una formazione specifica e il 20% viene assegnato in ritardo.
Sono questi, in estrema sintesi, i dati principali che emergono dal nuovo Rapporto ISTAT sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, riferito all’Anno Scolastico 2020-2021, al cui testo integrale rimandiamo i Lettori e le Lettrici (a questo link).
Tra gli altri dati di particolare interesse presenti nel Rapporto dell’ISTAT, da segnalare quella che appare come una buona risposta della scuola alla domanda di dispositivi informatici, cui però fa da contraltare l’ancora scarsa competenza dei docenti – curricolari e di sostegno – sui modelli inclusivi, «necessaria – come viene scritto – per la progettazione di percorsi didattici efficaci che coinvolgano tutti gli studenti della classe senza esclusioni di alcun tipo». Questo tipo di formazione riguardante le metodologie inclusive, infatti, «non risulta ancora molto diffusa, giacché solo il 24% dei docenti curricolari ha partecipato a corsi di formazione su tali tematiche, e il 28% degli insegnanti per il sostegno», con un primato negativo per gli insegnanti della scuola secondaria di secondo grado.
E ancora, sul fronte delle barriere architettoniche appare ancora limitata l’accessibilità negli edifici scolastici, problema che diventa ancora più grave per gli alunni e le alunne con disabilità sensoriali, in riferimento alle barriere senso-percettive.
Infine, sul tema “caldo” degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, trattato ampiamente anche da FISH e FAND (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), durante una recente audizione al Ministero dell’Istruzione (se ne legga sulle nostre pagine), l’ISTAT evidenzia, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, la carenza di tali figure, ritenute «determinanti nel supportare l’alunno e coadiuvare le famiglie in un impegno a volte molto gravoso».
Sempre in tema di scuola e in particolare sulla continuità dell’insegnamento di sostegno, vale senz’altro la pena ricordare in conclusione anche la Proposta di Legge sulla continuità didattica dei docenti specializzati per il sostegno didattico agli alunni con disabilità e norme varie per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica, presentata appena prima di Natale dalla FISH, sulla quale ci siamo già ampiamente soffermati. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il testo integrale del Rapporto ISTAT sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità (Anno Scolastico 2020-2021).