Tredicenne con disabilità inseguito, aggredito, preso a bottigliate e rapinato da due ragazzi più grandi. Ventiseienne con disabilità in carrozzina aggredito e rapinato; aggredita anche una donna che ha provato ad aiutarlo mentre lo aggredivano alla fermata della metro Porta Genova, a Milano. In quest’ultimo caso i due aggressori, un ventiduenne e un ventottenne sono stati identificati e arrestati.
Fin qui la cronaca di due fatti verificatisi recentemente in una città del Lazio e a Milano, di fronte ai quali è forte e chiara la presa di posizione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dalla quale si dichiara in una nota di «non potere più accettare di assistere ad episodi del genere che suscitano sempre più rabbia e indignazione. Riteniamo dunque urgente un’azione maggiormente incisiva da parte del mondo istituzionale e della politica di fronte ad eventi come questi».
«Episodi come questi – sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della FISH – ne seguono purtroppo altri analoghi verificatisi in passato, senza contare i maltrattamenti e le violenze che periodicamente emergono da alcune RSD (Residenze Sanitarie Disabili) o le frequenti segnalazioni ricevute dalla nostra Federazione in ordine a persone con disabilità costrette a subire comportamenti discriminatori sin dagli anni della scuola. A questo punto, quindi, riteniamo sia quanto meno opportuno un intervento forte da parte delle Istituzioni del nostro Paese e dello stesso mondo della politica e non pensiamo solo all’inasprimento di norme già esistenti, ma anche a una reale strategia a tutto campo per il contrasto di ogni discriminazione nei confronti delle persone con disabilità. È urgente, in sostanza, un’operazione politica e culturale, che garantisca nei fatti l’inclusione delle persone con disabilità nel nostro Paese».
Già da molto tempo, per altro, il Consiglio Nazionale della FISH ha lanciato l’allarme sul fatto che l’Italia è ancora lontana dal riconoscere concretamente le pari opportunità e la medesima cittadinanza degli altri alle persone con disabilità e al riconoscimento dei loro diritti umani. Per questo, di fronte a odiosi fatti di cronaca come quelli segnalati inizialmente, la Federazione chiede di valutare «se si stia facendo veramente il necessario, anche a livello di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della società civile», e si dichiara pronta ad agire ad ogni livello. (S.B.)
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