Come avevamo segnalato nei giorni scorsi, la Commissione “Interventi sociali e politiche per la non autosufficienza”, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute, ha recentemente presentato ad Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, lo schema di Proposta di Legge Delega denominato Norme per la promozione della dignità delle persone anziane e per la presa in carico delle persone non autosufficienti. Ai quattordici articoli del testo, disponibile in bozza a questo link, anche il Centro Studi Giuridici HandyLex aveva dedicato un ampio approfondimento (a questo link).
Quella bozza è stata esaminata a fondo anche dalle organizzazioni FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), che pur ribadendo trattarsi appunto di una bozza, e quindi soggetta di per sé a modifiche, ritengono «irricevibile» il testo presentato, «innanzitutto per il fatto che – come si legge in una nota diffusa congiuntamente dalle due Federazioni – esso appare prevalentemente incentrato sulle persone anziane non autosufficienti, relegando così ad una visione marginale le persone con disabilità e le loro famiglie, nonostante la platea della stragrande maggioranza delle persone con disabilità sia composta da giovani e adulti anche non autosufficienti».
Tra le altre criticità riscontrate, inoltre, FISH e FAND rilevano che nel testo «viene affrontato il tema dei caregiver, figura che però in Italia non gode ancora di alcun riconoscimento, pur giacendo ormai da tempo in Senato un altro Disegno di Legge [AS 1461: Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare, N.d.R.], finora non approvato».
«Intendiamo quindi chiedere un incontro al ministro Orlando – dichiarano Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, presidenti rispettivamente di FISH e FAND – pronti a sottolineare tutti i correttivi ritenuti necessari, perché allo stato attuale ci sembra una proposta più escludente che includente, come invece dovrebbero essere tutte le norme prodotte in questa fase in àmbito di disabilità, a maggior ragione visto il percorso che ci attende da qui al prossimo anno per l’approvazione dei Decreti Attuativi della Legge Delega in materia di disabilità [Legge 227/21, N.d.R.]».
«Da parte nostra – concludono – rimane la massima disponibilità alla collaborazione istituzionale, pur non essendo stati consultati, come Federazioni, nel corso dell’elaborazione di questa Proposta di Legge, impedendoci quindi di portare la voce delle persone con disabilità e delle loro famiglie che alle nostre organizzazioni fanno riferimento». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.