Fondata trent’anni fa, la Stamperia Braille dell’Associazione Progresso Ciechi di Borgo Valsugana (Trento) ha recentemente rinnovato il proprio parco macchine, caratterizzandosi oggi come una realtà di avanguardia a livello internazionale, che produce riviste, libri Braille di ogni genere, oltre a insegne e pannelli in quadricromia e in rilievo anche di grandi dimensioni, grazie a una moderna tecnologia. Vi si stampano inoltre quaderni per ipovedenti e libri ingranditi.
Il 21 febbraio prossimo, in occasione della Giornata Nazionale del Braille di cui abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale, la Stamperia verrà intitolata a Lucia Guderzo, che tanto si spese nella sua vita per la diffusione del Braille, contribuendo fattivamente alla nascita e alla crescita dell’importante struttura trentina.
«Vuole il caso – racconta Davide Cervellin, presidente della Fondazione di Loreggia (Padova) che da Lucia Guderzo prende il nome – che Lucia fosse nata proprio a Borgo Valsugana e abbia vissuto i primi anni della sua vita a Ospedaletto, un paesino che dista una decina di chilometri dalla sede attuale della Stamperia. Già a 18 anni, appreso il codice Braille, trascriveva con la dattiloBraille libri per le scuole elementari e medie e ben presto anche i libri delle superiori, in particolare quelli di greco per il liceo classico e di matematica per i pochissimi temerari che si erano iscritti al Liceo Scientifico. Così molte persone che avevano frequentato le scuole nella seconda metà degli Anni Settanta e Ottanta poterono studiare sui libri Braille che lei aveva trascritto».
«Lucia – prosegue Cervellin – fu fautrice della prima informatizzazione della scrittura Braille, curando l’analisi del primo software per la trascrizione Braille con il computer (PcBra) che molti hanno utilizzato ben oltre l’avvento di Windows. Alla fine degli Anni Ottanta progettò e animò i primi corsi di informatica per ciechi, denominati Il computer come libro e quaderno, corsi che si svolsero a Castello Tesino, a venti chilometri da Borgo Valsugana. Nel 1995, in località Roncegno (Valsugana), Lucia organizzò il primo corso del sistema operativo Windows per ciechi cui parteciparono persone provenienti da ogni parte d’Italia. Laureata in matematica, fu nel 1987 tra i fondatori della Tiflosystem di Piombino Dese (Padova), società leader nelle soluzioni tecnologiche per la vita indipendente delle persone con disabilità, e dal 1999 al 2011, anno della sua morte, direttrice del Centro Efesto di Loreggia, struttura convenzionata con la Regione Veneto, nella quale seguì importanti progetti per l’autonomia delle persone con disabilità, con l’apporto delle tecnologie compensative».
«Il 21 febbraio – conclude il Presidente della Fondazione Guderzo – sarà quindi un’importante occasione per far conoscere, a tutti coloro che vorranno partecipare alla manifestazione, le grandi potenzialità di questa realizzazione che ha, come scopo principale, la diffusione della conoscenza della cultura tra le persone cieche».
Alla cerimonia del 21 febbraio a Borgo Valsugana (ore 11), promossa dall’Associazione Progresso Ciechi, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, della Fondazione Lucia Guderzo, della Società Tiflosystem e della Cooperativa Sociale ABC IRIFOR, interverranno, insieme alle Autorità locali, anche Giovanni Tesio, critico letterario, che proporrà la lectio magistralis intitolata La lettura, come pane della mente e Rodolfo Cattani, presidente dell’EBU (European Blind Union), l’Unione Europea dei Ciechi, con l’intervento L’insostituibilità della stampa Braille. (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: segreteria@progressociechi.it; segreteria@fondazioneluciaguderzo.it.
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