Diritto all’imperfezione e all’inclusione, a partire da fiabe e racconti

“Perfettamente imperfetti. Diversità, la nostra più grande risorsa”: è il titolo del nuovo incontro online in programma per il 2 marzo, organizzato da CBM Italia (e diffuso in diretta Facebook), nell’àmbito di un ciclo di appuntamenti dedicati all’educazione, all’inclusione, alla disabilità e ai diritti dei più piccoli. Decisamente interessante l’angolo prospettico da cui partirà la psicoterapeuta e arteterapeuta Tiziana Luciani per trattare il tema dell’incontro, ovvero parlando del percorso di eroine ed eroi nelle storie e nelle fiabe, per giungere a sancire il diritto all’imperfezione

CBM Italia, webinar su imperfezione e inclusione, 2 marzo 2022Perfettamente imperfetti. Diversità, la nostra più grande risorsa: è questo il titolo del nuovo incontro online in programma per il pomeriggio del 2 marzo (ore 16.30), organizzato da CBM Italia (e diffuso in diretta Facebook), nell’àmbito di un ciclo di appuntamenti dedicati all’educazione, all’inclusione, alla disabilità e ai diritti dei più piccoli.

Decisamente interessante l’angolo prospettico da cui si partirà per trattare il tema dell’incontro, ovvero parlando del percorso di eroine ed eroi nelle storie e nelle fiabe, per giungere a sancire il diritto all’imperfezione. Sarà in particolare la psicoterapeuta e arteterapeuta Tiziana Luciani a spiegare come le storie e i miti si rivelino aiuti formidabili per affrontare i periodi di difficoltà e fragilità, sia personali sia sociali, come quello attuale. «Le eroine e gli eroi – spiega lei stessa – ci vengono raccontati dalle fiabe come umani, cioè fragili e inadeguati; ci ricordano che l’imperfezione è democratica e che la Torre di Pisa, come diceva Gianni Rodari, sarebbe una torre qualsiasi se non fosse storta. E Stan Lee, il creatore di tanti personaggi come il supereroe non vedente Daredevil, affermava che “super problemi generano supereroi”. Per essere eroi, insomma, basta essere umani».

«I bambini, dunque – come sottolineano da CBM Italia -, e in particolare i bambini e le bambine con disabilità, devono poter godere del diritto al racconto per potersi raccontare con parole che essi stessi scelgono e che sentono adatte alla loro storia, e del diritto all’imperfezione, perché si diventa grandi accettando i propri limiti e dando il meglio di sé, diventando così adulti migliori».

«È necessario e urgente occuparsi di temi quali la diversità e l’imperfezione – dichiara Massimo Maggio, direttore di CBM Italia -, che viste dal nostro punto di vista si chiamano inclusione e unicità. Per noi di CBM è la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità a guidare e ispirare i progetti in cui ci impegnamo e le iniziative che proponiamo a un pubblico sempre più ampio, perché per essere cittadini consapevoli dobbiamo tutti conoscere cosa significhi nel concreto quanto affermato nell’articolo 3 della Convenzione stessa: il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa».

Impegnata nella prevenzione e nella cura della cecità e della disabilità evitabile, oltreché nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia, CBM Italia pone particolare attenzione alla promozione di una cultura dell’inclusione e lo fa attraverso vari progetti didattici, tra cui Apriamo gli occhi, presente da otto anni nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie (prima in presenza e al momento online), basato su laboratori sensoriali e kit di materiali e video tutorial. Un’iniziativa che ha già coinvolto ben 60.000 bambini/bambine e 5.000 insegnanti.
Il ciclo degli appuntamenti promossi da CBM Italia proseguirà nel mese di maggio con un incontro dedicato al gioco. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: ufficiostampa@leacrobate.it (Caterina Argirò).

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