Come abbiamo di volta in volta riferito anche sulle nostre pagine, e come si può leggere nella colonnina qui a fianco, sono state già numerose le prese di posizione nei confronti dello schema di Decreto MEF-Salute (Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ministero della Salute) che aggiorna le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, testo trasmesso alle Regioni perché ne prendano visione e lo approvino in sede di Conferenza Stato-Regioni. Si parla di un provvedimento fondamentale per rendere attuativo il Decreto del Presidente del Consiglio del 12 gennaio 2017 che, a suo tempo, aveva ridefinito e aggiornato i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Vi sono stati infatti ripetuti appelli per un’approvazione rapida da parte della Conferenza Stato-Regioni, ciò che ancora non è avvenuto, né sono mancate le voci fortemente critiche rispetto ad alcune parti di quello schema di Decreto.
Sulla materia si è espressa anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), tramite le parole del proprio presidente Vincenzo Falabella, che ha dichiarato: «Sono passati addirittura cinque anni dal Decreto del Presidente del Consiglio sui nuovi LEA, ma ancora oggi i cittadini e le cittadine con disabilità ne attendono la piena attuazione. Stiamo dunque continuando a perdere tempo prezioso per garantire la salute e il diritto di cittadinanza per le persone con disabilità».
«Va per altro considerato – ha aggiunto Falabella – che nella bozza di Decreto da noi esaminata, permangono alcuni problemi non trascurabili, uno per tutti quello riguardante i disturbi dello spettro autistico per i quali gli interventi previsti sono solo in àmbito di psicomotricità e di logopedia, dimenticando quanto previsto da Leggi e Linee Guida approvate già da anni. Nel ribadire quindi che per molte persone con disabilità l’accesso agevolato agli ausili e ai presìdi diviene fondamentale e di garanzia per il loro diritto di cittadinanza, chiediamo alla Conferenza Stato-Regioni di affrontare rapidamente le varie criticità del Decreto e di approvarlo senza perdere più tempo, per garantire innanzitutto un’erogazione uniforme delle prestazioni su tutto il territorio nazionale».
«Sono ormai troppi anni – ha concluso il Presidente della FISH – che i cittadini e le cittadine del nostro Paese attendono di ottenere quelle prestazioni riconosciute essenziali, per garantire la salute, sia a livello individuale che collettivo. Ora dunque che il testo è arrivato alla Conferenza Stato-Regioni ci aspettiamo che tutto si definisca in tempi rapidi, perché è impensabile rallentare ulteriormente un provvedimento che deve invece diventare attuativo con estrema urgenza». (S.B.)
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