Come abbiamo più volte sottolineato anche sulle nostre pagine, è un fatto consolidato, sia a livello nazionale che internazionale, che la disabilità faccia correre maggiori rischi di povertà o di esclusione sociale, in una sorta di circolo vizioso in cui tendono a confondersi causa ed effetto delle due situazioni. Se questo, poi, avviene in tempi “normali”, molto peggio accade ovviamente durante ripetuti periodi di emergenza, come sta succedendo da due anni a questa parte. Infatti, dopo una pandemia da Covid nella quale le persone con disabilità e le loro famiglie sono state certamente tra le più colpite dalla crisi sanitaria e sociale, l’attuale impennata dei prezzi di gas, luce, carburanti e anche generi alimentari, dovuta soprattutto e non solo alla situazione creatasi in Ucraina, rischia di calare un’altra mannaia sulla situazione delle persone con disabilità, inducendone un ulteriore impoverimento.
«Per questo – dichiara Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – riteniamo sia necessario un intervento urgente del Governo, per non replicare quanto è già avvenuto all’inizio della pandemia, determinando un ulteriore isolamento ed esclusione dalla società delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
A tal proposito, la Federazione stessa intende chiedere un incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico e con quello per le Disabilità, al fine di rappresentare le problematiche che stanno affliggendo in queste ultime settimane, ancora una volta, le persone più fragili.
In tale scenario, tra l’altro, esistono ulteriori situazioni specifiche che richiedono attenzione. Sono ad esempio quelle riguardanti le persone con gravi patologie degenerative, fruitrici quotidianamente di apparecchiature elettromedicali salvavita, e che vengono anch’esse pesantemente penalizzate dagli aumenti relativi all’energia elettrica. «È pur vero – sottolinea il Presidente della FISH– che esistono già norme e provvedimenti i quali prevedono agevolazioni sulle forniture elettriche e anche su quelle del gas, ma la particolare situazione di emergenza dell’oggi richiede senz’altro di prendere in considerazione ulteriori interventi».
«Intendiamo dunque esporre alle Istituzioni competenti tutte queste situazioni di gravi difficoltà – conclude Falabella –, chiedendo che venga garantito il principio della solidarietà sociale, fondamento della nostra società». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.
Articoli Correlati
- La crisi mondiale e le politiche di inclusione: la povertà Diamo il via a una serie di nostri approfondimenti, con i quali esaminare alcuni elementi essenziali del nuovo scenario determinato dalla crisi economica mondiale, dove le persone con disabilità rischiano…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…