Una nuova stagione per i diritti delle persone con disabilità?

Ovvero “Le prospettive di riforma alla luce della Legge Delega n. 227 del 2021”, rispettivamente titolo e sottotitolo del convegno organizzato per il 22 marzo dal Dipartimento di Diritto Pubblico dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con la Federazione LEDHA, incontro voluto per approfondire i contenuti della recente Legge Delega in materia di disabilità, cui parteciperanno anche la ministra per le Disabilità Stefani, la deputata Noja e il presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Palma, insieme ad autorevoli esperti di diritto

Elaborazione grafica basata su varie parole (al centro "disabilità")Come abbiamo scritto in altra parte del giornale, presentando un convegno in programma per il 24 marzo a cura del Collegio Nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale, in collaborazione con l’Istituzione Gian Franco Minguzzi della Città Metropolitana di Bologna, la Legge Delega in materia di Disabilità (Legge 227/21), considerata a ragione come la cornice legislativa per una riforma complessiva in tema di disabilità, e che dovrà essere attuata tramite l’adozione da parte del Governo di Decreti Legislativi entro il mese di agosto del 2023, va in questa fase opportunamente spiegata e approfondita, per farne capire esattamente i contenuti e i possibili sviluppi.
Punta a questo un ulteriore appuntamento organizzato per il pomeriggio del 22 marzo (ore 14-18.30), presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, dal Dipartimento di Diritto Pubblico della stessa, in collaborazione con la LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

«La Legge 227/21 – ricorda Giuseppe Arconzo, associato di Diritto Costituzionale, delegato del Rettore per la Disabilità e i DSA nell’Università di Milano e responsabile scientifico del convegno – dispone, entro il mese di agosto del 2023, che il Governo adotti alcuni Decreti Legislativi i quali, sulla scia di quanto già sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, incidano in modo significativo sui loro stessi diritti. Il percorso riformatore, che si presenta tutt’altro che semplice, andrà a modificare diversi aspetti, attualmente disciplinati da una normativa che, stratificatasi nel corso del tempo, risulta oggi caotica e disorganica e finisce così per ostacolare l’attuazione dei diritti fondamentali che la nostra Costituzione riconosce ad ogni persona. In particolare, la Legge Delega impone l’aggiornamento delle definizioni di disabilità, nonché la razionalizzazione delle regole sull’accertamento della condizione di disabilità e l’introduzione di previsioni che consentano di effettuare la cosiddetta “valutazione multidimensionale”, al fine di garantire la predisposizione e la realizzazione di progetti di vita realmente personalizzati e partecipati. Inoltre, la norma introduce una serie di nuove misure di inclusione e accessibilità di cui saranno chiamate a farsi carico le Pubbliche Amministrazioni. A garanzia, infine, della tutela e della promozione dei diritti delle persone con disabilità è prevista l’istituzione di un Garante Nazionale».

Verterà dunque su tutti questi temi l’incontro del 22 marzo, intitolato Una nuova stagione per i diritti delle persone con disabilità? Le prospettive di riforma alla luce della Legge Delega n. 227 del 2021, che sarà aperto dai saluti di Elio Franzini, rettore dell’Università di Milano e Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA.
Interverranno quindi la deputata Lisa Noja (Il ruolo del Parlamento nel percorso di riforma); Marilisa D’Amico, ordinaria di Diritto Costituzionale e prorettrice delegata a Legalità, Trasparenza e Parità dei Diritti nell’Università di Milano (Un nuovo linguaggio giuridico per una più efficace garanzia dei diritti delle persone con disabilità); Carlo Colapietro, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università Roma Tre (La revisione e il riordino delle fonti per porre argine all’incertezza normativa); il già citato Giuseppe Arconzo (La razionalizzazione delle procedure di accertamento alla luce della nuova valutazione di base); Lorenza Violini, ordinaria di Diritto Costituzionale all’Università di Milano (La valutazione multidimensionale requisito essenziale per il reale riconoscimento del diritto al progetto di vita individuale); Laura Abet, responsabile del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della LEDHA (Il ruolo della Pubblica Amministrazione nell’attuazione del diritto alla vita indipendente di tutte le persone con disabilità); Mauro Palma, presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (L’istituzione del Garante Nazionale delle Disabilità).
Le conclusioni dell’incontro saranno tratte da Erika Stefani, ministra per le Disabilità. (S.B.)

Per partecipare al convegno, in presenza e anche da remoto, è necessaria l’iscrizione all’indirizzo: eventi.diritti@unimi.it.

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