La guerra delle persone con disabilità
«Noi da qui – scrive Stefania Delendati -, la seguiamo quasi in tempo reale, perfino dal cellulare. Può apparire tutto molto “veloce e moderno”. Invece no, la guerra in Ucraina, come ogni guerra di ieri e di oggi, è una lenta agonia che non corrisponde al battito disperato del cuore di chi da un giorno all’altro vede sconvolta la propria vita. E, se possibile, c’è chi paga un prezzo doppio. Sono i più fragili, anziani, bambine e bambini, persone con disabilità, condizioni che spesso si intersecano»