«La sessualità è un tema sicuramente scomodo, coperto da tabù che hanno radici culturali profonde, ma allo stesso tempo è un tema che, rappresentando le persone con sindrome di Down, volevamo affrontare perché si tratta, oltre che del riconoscimento di un diritto, anche del riconoscimento di un bisogno. Esistono diverse barriere, più o meno evidenti, che impediscono lo sviluppo sessuale ed emotivo delle persone con disabilità intellettiva e quindi ne limitano il benessere psicofisico ed è il momento di provare ad abbatterle. Le persone con sindrome di Down non sono né “angeli asessuati” e neppure “demoni” incapaci di gestire i loro impulsi. Il video legato a questa nostra campagna, mettendo in scena un ironico paradosso, ci consentirà di aprire un dibattito e una riflessione su un tema delicato, per poi poter tracciare un percorso costruttivo di accompagnamento alla sessualità, che possa dare strumenti adeguati ai giovani adulti con sindrome di Down e che sia di supporto alle famiglie e agli operatori»: così Antonella Falugiani, presidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), presenta la nuova campagna di sensibilizzazione internazionale denominata Just the Two Us (letteralmente “Solo noi due”), lanciata in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down di oggi, 21 marzo, di cui abbiamo già riferito in altra parte del giornale (sulla campagna si veda nel canale YouTube del CoorDown). Con tale iniziativa, come ben sottolineato da Falugiani, si intende segnatamente promuovere il diritto delle persone con sindrome di Down a vivere una relazione sentimentale e una vita sessuale indipendente, oltreché e a ricevere informazioni corrette e accessibili per godere appieno di una sana e libera sessualità.
Come spiegano dunque dal Coordinamento, «attraverso un crescendo di scene al limite del grottesco, il video, che dura poco più di un minuto, racconta in maniera iperbolica di come le famiglie, specie quando si tratta di relazioni amorose, possano diventare una presenza ingombrante nella vita delle persone con disabilità intellettiva. Tra sorrisi ed emozioni troppo “condivise”, il messaggio della coppia protagonista non lascia dubbi: “L’amore ha bisogno di spazio”. È un equilibrio difficile, infatti, quello da trovare tra la protezione, il supporto e la libertà di vivere la propria vita in pienezza. Il tutto sulle note della cover di Just The Two Of Us, canzone di Grover Washington Jr. e Bill Withers, che fa da colonna sonora al racconto e al messaggio finale».
«Avere una relazione amorosa – sottolineano ancora dal CoorDown – e vivere appieno la propria sessualità è un diritto di tutti, eppure per le persone con disabilità intellettiva rimane ancora un tabù. Negli ultimi decenni sono stati abbattuti tanti stereotipi che circondavano il mondo della disabilità, ma c’è un tema che genera ancora imbarazzo e resistenze: la sessualità. Il cambiamento che va affrontato è culturale e coinvolge prima di tutto i familiari e gli operatori, poi le istituzioni e la società. Le persone con sindrome di Down sono spesso considerate come “eterni bambini” e, come tali, protetti o tenuti lontani da tutto ciò che ha a che fare con l’età adulta, compresa la sessualità. Ma si parla di persone con gli stessi bisogni di chiunque altro e con lo stesso diritto ad una vita sessuale e amorosa indipendente, oltreché a ricevere informazioni accessibili. Un’educazione alle relazioni e alla sessualità può permettere di vivere la propria vita affettiva in modo sano e soddisfacente, oltre che essere essenziale per sostenere le persone con disabilità intellettiva a comprendere i loro diritti, conoscere il proprio corpo, i concetti di “consenso” e di “sesso sicuro” e per proteggerli da potenziali abusi».
A proposito di quanto detto, a supporto della campagna è stato realizzato anche uno specifico sito, che fornisce informazioni e risorse sul tema della sessualità delle persone con sindrome di Down e altre disabilità intellettive, proponendo tra l’altro una sezione domande e risposte inerenti alla sessualità, alle relazioni e alla scoperta di sé, senza dimenticare la voce diretta di persone con sindrome di Down, tramite interviste e storie sullo stesso sito o sui canali social.
Just the Two of Us segna la decima collaborazione del CoorDown con Luca Lorenzini e Luca Pannese, oggi direttori creativi esecutivi dell’Agenzia SMALL di New York, una collaborazione che tanti successi ha ottenuto in questi anni (se ne legga anche nel box in calce). Il video, diretto da Martin Romanella e Augusto Gimenez Zapiola, con la direzione della fotografia di Marcello Dapporto, è prodotto da Indiana Production. La cover dell’omonima canzone di cui si è detto, scritta da Ralph Macdonald, William Salter e Bill Withers e resa nota dall’interpretazione di Grover Washington Jr. e Bill Withers, è stata realizzata da Stabbiolo Music.
Protagonisti della campagna sono Kenya Koene e Liam de Waele, due giovani olandesi di 20 e 21 anni, conosciutisi sul set di una web serie e che stanno insieme anche nella vita. Lavorano entrambi in una mensa, Kenya pratica fitness ed è una ballerina con ben quattro titoli nazionali, Liam è appassionato di vlogging (video blog), pratica basket, il fitness, lo sci e lo snorkeling. Entrambi hanno già diverse esperienze come modelli e attori.
«Anche quest’anno – dichiarano Luca Lorenzini e Luca Pannese – è stato un grande privilegio poter collaborare con il CoorDown, per far sì che le persone con sindrome di Down ottengano sempre maggiori diritti. Con questa campagna affrontiamo un tema che probabilmente dieci anni fa non ci saremmo mai sognati di poter toccare. Pensiamo che sia un bellissimo segno perché evidentemente, negli anni, siamo riusciti a spostare in avanti i confini degli argomenti che si possono trattare, col risultato di aprire sempre maggiori opportunità alle persone con sindrome di Down. Malgrado questo sia il decimo anno, speriamo sia solo l’inizio di questo splendido percorso».
«È vero che “squadra che vince non si cambia” – afferma dal canto suo Karim Bartoletti di Indiana Production -, e la squadra di The Hiring Chain [la campagna 2021 del CoorDown, N.d.R.] ha certamente vinto molto, ma è altrettanto vero per il CoorDown e per SMALL che “un progetto che vince non si copia”. È questa “l’intelligenza strategica” sulla quale il CoorDown, in partnership con Pannese e Lorenzini, ha negli ultimi dieci anni basato la creazione dei progetti ideati per la Giornata Mondiale della Sindrome diu Down,: progetti diversi ogni anno, con creatività originali e pensieri produttivi diversi, messi a terra con contenuti specifici. Per Just The Two of Us, quest’anno, noi di Indiana, abbiamo coinvolto il talento di due registi argentini del calibro di Augusto Zapiola e Martin Romanella che, innamoratisi dell’idea, hanno lavorato in coppia su questo progetto. Siamo molto fieri di questo contenuto che porta CoorDown a esplorare il mondo della sessualità, dopoe aver indagato nelle precedenti campagne i temi della paura genitoriale, della discriminazione, della scuola e del lavoro».
Elemento non trascurabile è dato anche dalla sponsorizzazione all’iniziativa di Control, nota multinazionale che agisce nel settore della sessualità, che supporterà il lancio della campagna con un’attività sui suoi canali social dedicata all’informazione sul tema, attraverso le testimonianze di ragazze e ragazzi con sindrome di Down, che raccontano le proprie storie ed esperienze di coppia.
«Abbiamo accolto con piacere l’invito del CoorDown – dichiara Maurizio Bossi,m funzionario di Control – a supportare questa importante campagna di sensibilizzazione. Il brand Control promuove da sempre un’idea di sessualità inclusiva, priva di giudizi o di pregiudizi, senza finzioni né provocazioni. La nostra volontà è quella di poter contribuire a progetti che supportino l’educazione alle relazioni e a una sessualità fondata sul rispetto di se stessi e dell’altro, vissuta come piacere condiviso e libera intesa tra due persone. A tal proposito, riteniamo che questa campagna del CoorDown lanci un messaggio importante e affronti temi come il rispetto, le emozioni e l’amore: valori attraverso i quali è possibile vivere appieno la propria sessualità».
Da ricordare in conclusione che anche quest’anno la campagna internazionale è stata realizzata con il contributo dell’inglese Down’s Syndrome Association e di Down Syndrome Australia, partner del CoorDown dal 2015, e patrocinata da DSI (Down Syndrome International) e dalla Fondazione Cariplo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@coordown.it (Paola Amicucci).
La Giornata Mondiale della Sindrome di Down
Si tratta di un appuntamento internazionale – voluto da DSI (Down Syndrome International) e sancito ufficialmente anche da una Risoluzione dell’ONU del 2012 – nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone con sindrome di Down.
La scelta della data del 21 marzo non è casuale: la sindrome di Down, infatti, detta anche trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più – tre invece di due – nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule.
What Does Inclusion means? (“Inclusione significa?”) è il tema scelto per la Giornata di quest’anno.
La comunicazione internazionale del CoorDown
Nato nel 1987 allo scopo di promuovere azioni di comunicazione condivise tra le diverse organizzazioni italiane impegnate nella tutela e nella promozione dei diritti delle persone con sindrome di Down, il CoorDown crede da sempre e investe nella comunicazione di qualità. Negli ultimi anni, infatti, in collaborazione con agenzie di pubblicità note a livello internazionale, ha realizzato campagne innovative (delle quali si è di volta in volta puntualmente occupata anche la nostra testata), che hanno ricevuto i più ambìti riconoscimenti.
A questo link è disponibile l’elenco delle varie campagne finora realizzate dal Coordinamento.