L’impegno nel comunicare bene sulle Malattie Rare e sulla disabilità

«Riconoscere e stimolare l’impegno dei giovani giornalisti e di chi studia nelle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine, per una diffusione della comunicazione sulle Malattie Rare particolarmente attenta all’evidenza scientifica e all’equità nell’accesso alla cura, nonché sulle buone pratiche di integrazione per le persone con disabilità»: è l’obiettivo del Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale, promosso dalla Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale, insieme all’Università LUMSA di Roma, alla cui sesta edizione si potrà partecipare fino al 30 aprile
Alessandra Bisceglia
Il bel sorriso di Alessandra Bisceglia, la giornalista e autrice televisiva scomparsa a 28 anni nel 2008, a causa di una malformazione vascolare gravissima e rara, alla quale sono dedicati sia la Fondazione ViVa Ale, che il Premio Giornalistico per la Comunicazione Sociale

È sempre con piacere che segnaliamo un’iniziativa particolarmente cara a «Superando.it», che nel 2020 risultò tra coloro che ricevettero una Menzione Speciale nella categoria delle Testate online: si tratta del Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale promosso a suo tempo in memoria della giovane giornalista e autrice televisiva Alessandra Bisceglia, prematuramente scomparsa a 28 anni nel 2008, in seguito ad una grave patologia legata a una rarissima malformazione vascolare congenita.

In particolare, il riconoscimento – promosso insieme all’Università LUMSA di Roma dalla Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale, impegnata in favore dello studio e della cura delle patologie vascolari del bambino e della bambina -, intende ricordare il coraggio e l’iniziativa di Alessandra Bisceglia, «nell’intento – come si legge nel bando – di riconoscere e stimolare l’impegno sia dei giovani giornalisti, sia di coloro che studiano nelle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine, per una diffusione della comunicazione sulle Malattie Rare, con particolare attenzione all’evidenza scientifica e all’equità nell’accesso alla cura, nonché sulle buone pratiche di integrazione per le persone con disabilità, testimoniate da episodi che esprimono etica solidale e senso civico».

Particolarmente significative, nel caratterizzare il significato stesso dell’iniziativa, sono le parole di Donatella Pacelli, docente della LUMSA e vicepresidente di ViVa Ale: «Il giornalismo può sempre più distinguersi come vettore di innovazione culturale, capace di incidere anche sul modo di vivere la condizione generata dalla malattia e di ridurre il disagio legato alle sue ricadute sociali».

Fino al 30 aprile prossimo, dunque, si potrà partecipare (gratuitamente) alla sesta edizione del concorso, riguardante sia articoli su carta stampata o web, sia servizi radiotelevisivi, sia documentari o cortometraggi multimediali, produzione che sarà valutata da una giuria composta da rappresentanti dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, della LUMSA, del Vicariato di Roma, dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), oltreché, naturalmente, da giornalisti e soci della Fondazione ViVa Ale. (S.B.)

A questo e a questo link sono disponibili rispettivamente il bando e la scheda d’iscrizione al VI Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale. A quest’altro link un video promo sull’iniziativa. Per ogni ulteriore informazione: premioalessandrabisceglia@fondazionevivaale.org.

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