Una delle barriere più frequenti con le quali devono fare i conti le persone cieche o ipovedenti che utilizzano internet è rappresentata dal fatto che più della metà delle immagini sul web non hanno un “testo alternativo”, che contenga cioè una descrizione dell’immagine e possa essere decifrato dalla sintesi vocale dei lettori di schermo (gli screen reader), ovvero i software comunemente utilizzati dalle persone con disabilità visiva per fruire dei testi attraverso il computer o altri dispositivi tecnologici. Lo ha rilevato Microsoft che ha voluto dunque produrre una sorta di “generatore automatico” di testi alternativi, tramite un recente aggiornamento di Microsoft Edge, il browser della società, allo scopo appunto di migliorare la lettura su schermo di tutte le immagini sul web sprovviste di testo alternativo.
Intervistato dall’Agenzia «Newsdigitali.com», Travis Leithead, un program manager della piattaforma Edge di Microsoft, spiega il funzionamento della nuova opzione: «Quando un’utilità per la lettura dello schermo trova un’immagine senza etichetta, quell’immagine può essere elaborata automaticamente da algoritmi di Machine Learning (ML) per descrivere l’immagine a parole e acquisire qualsiasi testo in essa contenuto». E aggiunge: «Gli algoritmi non sono perfetti e la qualità delle descrizioni varierà, ma per gli utenti di lettori di schermo, avere una descrizione per un’immagine è spesso meglio di nessun contesto».
Nella sostanza Microsoft Edge invia le immagini senza testo alternativo all’applicazione API Vision di Azure per l’elaborazione, e questa genera un testo alternativo in inglese, spagnolo, giapponese, portoghese o cinese semplificato che può quindi essere decifrato dagli screen reader. Il browser è impostato inoltre per selezionare le immagini da rendere accessibili. Pertanto non produrrà testi alternativi per immagini di dimensioni inferiori a 50×50 pixel oppure per immagini molto grandi, scartando anche le immagini contrassegnate come decorative e quelle che l’applicazione classifica come pornografiche, cruente o sessualmente allusive.
Attualmente la nuova funzionalità è implementata in Microsoft Edge per Windows,Mac e Linux, ma non è ancora disponibile per Android o iOS. «Newsdigitali.com» fornisce anche indicazioni su come può essere attivata: «Gli interessati possono provare questa nuova feature abilitando “Ottieni le descrizioni delle immagini da Microsoft per le utilità per la lettura dello schermo” in Edge: // impostazioni / accessibilità e usando l’assistente vocale o un altro lettore di schermo per navigare sul web». (Simona Lancioni)
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con alcune modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.
Articoli Correlati
- Tecnologie e didattica inclusiva: essere padroni del proprio destino Ruota attorno a una proporzione («La tecnologia sta alla didattica come la tifloinformatica sta alla didattica inclusiva») questa ampia riflessione di Franco Lisi, che scrive tra l'altro: «Ci sarà integrazione…
- Applicativi liberi nella scuola di tutti e per tutti Presentiamo un ampio approfondimento dedicato all’Open Source, ovvero agli applicativi informatici di libero utilizzo e alla loro importanza per la didattica, in particolare proprio degli alunni e degli studenti con…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…