Autismo, piacere di conoscerti!

Si chiama infatti proprio “Autism, nice to meet you”, ovvero appunto “Autismo, piacere di conoscerti”, il progetto ideato dalla Fondazione Renato Piatti di Varese, che ha portato i propri operatori tra i banchi della Kids International School di Gallarate, per raccontare ai bambini e alle bambine, in modo semplice e gentile, che cosa vuol dire autismo, come vive una persona con autismo e come i bambini con e senza autismo possono vivere insieme la scuola. L’iniziativa si è conclusa a Cassano Magnago, con i bimbi impegnati nella corsa solidale “Più veloci dell’autismo”
Fondazione Piatti, Varese, progetto "Autism, nice to meet you", aprile 2022: bambini e bambine
Un gruppo di bambini e bambine coinvolti nel progetto della Fondazione Piatti di Varese

Si è concluso ieri, 13 aprile, nel Parco della Magana di Cassano Magnago (Varese), il progetto Autism, nice to meet you, letteralmente “Autismo, piacere di conoscerti”, ideato dalla Fondazione Renato Piatti di Varese, con il coinvolgimento di bimbi e bimbe della Kids International School di Gallarate.
Sono stati circa un centinaio i giovani studenti tra i 6 e i 13 anni cimentatisi nella corsa solidale Più veloci per l’autismo, a favore dei bambini della Fondazione Piatti. «Questo progetto – spiegano dalla Fondazione stessa – è nato per sensibilizzare i bambini, gli insegnanti e la comunità dei genitori della scuola sulle tematiche della fragilità e dell’inclusione sociale, con particolare attenzione al tema dell’autismo. In questo mese di aprile, dunque, che è il Mese Internazionale dedicato all’Autismo, in nostri operatori si sono seduti tra i banchi della Kids International School, per raccontare ai bambini, in modo semplice e gentile, che cosa vuol dire autismo, come vive una persona con autismo e come i bambini con e senza autismo possono vivere insieme la scuola. Sono state organizzate anche delle video-call con genitori e insegnanti, molto partecipate, per illustrare e approfondire i temi della fragilità e dell’inclusione sociale».

Protagonisti dell’iniziativa, dunque, sono stati inanzitutto i bambini, che a loro volta si sono fatti ambasciatori tra i familiari e i conoscenti dei temi legati alle fragilità, con l’aiuto del loro Passaporto Solidale, un libretto cartaceo che ha ripreso gli argomenti affrontati in classe e con il quale hanno raccolto una serie di promesse di donazione, concretizzatesi poi nella citata corsa solidale, svoltasi dopo le lezioni scolastiche di ieri.
E al temine della corsa, a tutti i bambini sono stati distribuiti i “sacchetti dell’atleta” con succhi di frutta, crostatine e frutta fresca offerti dall’Ipermercato Carrefour di Gallarate, che ha aderito al progetto di responsabilità sociale d’impresa Quiet Hour di Carrefour Italia, consistente nell’organizzare, in sedici ipermercati della propria rete su tutto il territorio nazionale, una fascia oraria cosiddetta Autism Friendly (“amichevole nei confronti dell’autismo”), durante la quale vengono abbassate le luci, eliminata la musica di sottofondo, interrotti gli annunci ad alto volume e ogni altra attività potenzialmente “disturbante” per i giovani e gli adulti con autismo.
Anche la Fondazione Piatti collabora attivamente a questo progetto, occupandosi in particolare di preparare e sensibilizzare il personale di cinque punti vendita della Lombardia coinvolti nell’iniziativa e di allestire dei piccoli punti informativi con materiali di divulgazione.

«Una bella esperienza, da ripetere sicuramente – ha commentato Catherine Despretz, coordinatrice della Kids International School di Gallarate –: abbiamo lavorato veramente bene insieme, con gli operatori della Fondazione Piatti che con semplicità sono riusciti a trasmettere ai bambini non solo che cosa sia l’autismo, ma come ci si debba comportare per essere i primi a creare inclusione sociale. E anche gli incontri con le famiglie sono stati emozionanti». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Benedetta Frattini (benedetta.frattini@crispi77.it).

La Fondazione Renato Piatti di Varese
Costituita nel 1999 per volontà di alcuni soci dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), tale Fondazione è nata segnatamente allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie.
Attualmente gestisce sedici unità di offerta nelle Province di Varese e Milano, nelle quali si prende cura di circa 500 persone di tutte le età, grazie all’impegno di altrettanti operatori e volontari.

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