«Il tatto non è un’alternativa alla vista, ma qualcosa di diverso, un canale percettivo in più, che tutti, anche i vedenti, dovrebbero imparare a usare e sfruttare al meglio». E a proposito dell’arte, «essa è accessibile a tutti, perché è espressione dei propri sentimenti. A tutti, giovani e vecchi, tengo a dire che con entusiasmo e volontà si possono raggiungere grandi risultati. Senza piangersi addosso, senza farsi rubare i sogni»: sono alcuni dei messaggi-chiave lanciati in questi anni, anche sulle nostre pagine da Andrea Bianco, apprezzato scultore non vedente di Bolzano, cui abbiamo dedicato a suo tempo anche un’ampia intervista (a questo link, con l’elenco dei contributi da noi dedicato alla sua arte nella colonnina a destra del testo).
E proprio oggi, mentre scriviamo, è con particolare piacere che segnaliamo come Andrea Bianco sia a Torino, per raccogliere un nuovo prestigioso riconoscimento dedicato alla sua arte, ossia per presentare presso il Duomo del capoluogo piemontese l’opera intitolata Crocifisso Sindonico, bassorilievo in bronzo, eseguito secondo le indicazioni avute da Emanuela Marinelli, autorevole studiosa della Sacra Sindone. L’opera verrà poi esposta permanentemente presso il Museo Diocesano Torinese.
All’incontro in corso presso il Duomo di Torino, insieme a Bianco sono presenti don Carlo Franco, direttore del Museo Diocesano di Torino e la citata sindonologa Emanuela Marinelli.
Di Andrea Bianco, oltre alle opere, ricordiamo anche iniziative importanti quali i corsi di scultura per non vedenti, presso la Sacred Art School di Firenze. (S.B.)