Presentato nel dicembre del 2019 a Milano, come avevamo ampiamente riferito a suo tempo anche sulle nostre pagine, il CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), è il primo centro di riferimento tecnico attivo nel capoluogo lombardo e in tutta la Lombardia, che fornisce gratuitamente informazione, consulenze e supporto nella progettazione di ambienti accessibili. La struttura si rivolge alle persone con disabilità e ai loro familiari, oltreché ai tecnici e ai progettisti che lavorano presso Enti Pubblici e Privati, ed è il frutto di un progetto promosso e sostenuto dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dalla LEDHA di Milano, dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo.
Qualche settimana fa, il Centro ha reso noto il bilancio delle proprie attività nel 2021, conteggiando un totale di 350 richieste ricevute, che per poco meno della metà hanno riguardato tematiche connesse alla casa e all’abitazione di residenza, per poco più della metà, invece, questioni inerenti spazi e attività ad uso pubblico.
Nello specifico delle abitazioni, l’82% degli interventi hanno riguardato alloggi privati e il 18% alloggi di edilizia residenziale pubblica. Le persone con disabilità hanno chiesto al CRABA di elaborare progetti e soluzioni per rendere accessibile e fruibile in comfort, autonomia e sicurezza la propria casa. Inoltre, sono state utili e apprezzate le indicazioni in merito a contributi pubblici, risorse e agevolazioni fiscali impiegabili per il superamento delle barriere. Riguardo invece alla sfera degli spazi e servizi ad uso pubblico, una parte delle richieste (20%) è stata centrata su musei, teatri o parchi, il 16% sugli spazi urbani, pensando ad esempio all’eliminazione di barriere dai percorsi pedonali cittadini e il 15% sulle scuole.
Sempre durante lo scorso anno, ìil CRABA ha avviato una collaborazione con il Comune di Milano per qualificare l’ufficio Barriere Architettoniche e implementare progettualità in chiave accessibile e inclusiva. Sono stati inoltre supportati gli uffici dell’Assessorato Comunale alle Politiche Sociali e Abitative in alcune specifiche progettualità, allo scopo di favorire e implementare l’accessibilità, la fruizione e l’inclusione da parte delle persone con disabilità motoria, uditiva, visiva, intellettiva e relazionale, nonché altre persone con fragilità ed esigenze specifiche.
Grande impegno è stato altresì dedicato alle azioni e alle progettualità di carattere informativo e di documentazione. In tal senso, da segnalare l’elaborazione con la LEDHA di Milano di un Vademecum per un commercio inclusivo ed accessibile a tutti, rivolto al Municipio 3 del capoluogo lombardo, nonché la partecipazione a un laboratorio progettuale condiviso con il Comune di Milano per l’elaborazione di proposte all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione della nuova piazza-accesso alla Fermata MM Sant’Ambrogio e il supporto tecnico al Consiglio Direttivo della LEDHA per proposte di emendamenti al Progetto di Legge Regionale che mira a introdurre nella Regione Lombardia il Registro dei Comuni che hanno elaborato il PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Particolarmente importante, inoltre, la redazione delle Linee Guida Regionali per la redazione dei Piani per l’Accessibilità, l’Usabilità, l’Inclusione e il Benessere Ambientale (ex PEBA), lavoro svolto all’interno di un gruppo di lavoro con Polis Lombardia, Regione Lombardia e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
E ancora, il CRABA ha collaborato con la LEDHA di Milano per la realizzazione di una serie di interventi finalizzati a favorire la fruizione degli spazi espositivi della Triennale Milano alle persone con disabilità e con bisogni specifici, oltre ad elaborare, in collaborazione con le Associazioni, gli Enti Locali e gli Ordini Professionali, un corso di specializzazione sulla Progettazione accessibile, rivolto a tecnici, dirigenti comunali e liberi professionisti delle Province di Lodi e Cremona.
In àmbito di formazione, il Centro ne ha erogato 264 ore, raggiungendo circa 1.800 persone tra tecnici, progettisti, amministratori, componenti di associazioni, studenti e cittadini.
«Il Covid – spiegano qui i responsabili del CRABA –, con le connesse limitazioni imposte agli spostamenti e i cambiamenti sulla vita sociale, scolastica e lavorativa, ci hanno portato ad attivarci per raccogliere i bisogni e i desideri espressi dalle persone con disabilità di fronte ai “nuovi” ostacoli posti da questa situazione, che hanno limitato il loro diritto a una vita autonoma e indipendente. Nello specifico, quindi, abbiamo avviato progettualità volte a facilitare l’accessibilità e la fruizione delle informazioni, della comunicazione “a distanza” e “in presenza”, a scuola o nei luoghi di lavoro. Abbiamo quindi svolto un’analisi di accessibilità delle piattaforme digitali più utilizzate (Zoom, Teams, Meet) per la didattica a distanza e individuato gli strumenti e le applicazioni più adatti a favorire la fruizione e l’usabilità da parte degli studenti con disabilità sensoriale, intellettiva e con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento). Da non dimenticare, inoltre, nemmeno la ricerca e la selezione dei sistemi di sottotitolazione automatica più efficaci, integrabili con l’utilizzo delle piattaforme digitali impiegate per la didattica a distanza, al fine di promuoverne l’utilizzo da parte degli studenti con disabilità uditiva. E infine, l’elaborazione di proposte per migliorare l’accessibilità e l’usabilità dei test di ammissione all’università svolti tramite piattaforma “a distanza” da parte di studenti con disabilità e con DSA, oltreché di proposte per la realizzazione di interventi utili ad implementare l’accessibilità degli spazi museali, durante la chiusura degli stessi».
Attraverso la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Hansdicap), il CRABA ha fatto parte attivamente dei Gruppi di Lavoro Istituzionali sul tema della progettazione accessibile e della promozione dei princìpi dell’Universal Design e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, partecipando in particolare ai lavori dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità (Gruppo 10: Accessibilità), ove, quale coordinatore del Sottogruppo 1, ha proposto azioni per la revisione normativa, la formazione e l’introduzione dell’accessibility manager e anche per il monitoraggio e la messa in atto di azioni incentivanti il turismo accessibile e l’accessibilità degli spazi pubblici delle città.
Degno di nota, infine, il risultato ottenuto dalla partecipazione ai Tavoli di Lavoro Ministeriali per la redazione dei cosiddetti CAM (Criteri Ambientali Minimi) degli eventi, degli arredi e dei parchi gioco, Tavoli in cui è stata promossa la nozione di sostenibilità sociale integrata a quella ambientale. «Grazie a questo lavoro – sottolineano dal CRABA – i nuovi CAM che regoleranno la progettazione e la realizzazione degli spazi pubblici in tutti i Comuni italiani conterranno indicazioni cogenti in merito alla realizzazione di spazi, attrezzature e comunicazione in chiave accessibile e conforme ai principi dell’Universal Design». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.