Torna a rivivere “Turismi Accessibili”, prezioso lascito di Simona Petaccia

di Antonio Giuseppe Malafarina*
«Se certe persone hanno lavorato bene - scrive Antonio Giuseppe Malafarina -, le loro idee hanno attecchito, e se attorno a loro si è creato un entourage capace di intendere e puntare agli stessi obiettivi, non tutto è perduto. Così ha fatto l’Associazione abruzzese Diritti Diretti, riavviando il premio “Turismi Accessibili”, una delle “creature” di Simona Petaccia, iniziativa fondamentale sia nel campo della comunicazione che in quello del turismo in generale e soprattutto in quello cosiddetto accessibile»
Simona Petaccia
Una bella immagine di Simona Petaccia, durante la presentazione di un’iniziativa

Il tempo passa, la memoria cancella. Petrarca riteneva che solo la fama potesse concedere l’immortalità. Oggi le tecnologie garantiscono un po’ di immortalità a tutti, con i nostri archivi infiniti di immagini e informazioni futilmente varie. Rischieremmo di perderci i protagonisti della storia della disabilità, se non fosse per questi archivi, ma soprattutto per il servizio di queste persone reso alla causa della disabilità. Riapre quindi il bando per il premio Turismi Accessibili, creatura di Simona Petaccia.

Simona è stata un’amica e una collega straordinaria. Cercatela in rete, anche nell’archivio di questo giornale. Il sorriso, le scarpe col tacco, l’inimitabile prontezza a stare sul pezzo, che si trattasse di scrivere un testo per il blog InVisibili del «Corriere della Sera.it», di seguire un bando per finanziare un progetto, di partecipare a un’iniziativa sull’accessibilità oppure di condurre l’Associazione Diritti Diretti, di cui era creatrice e presidente. Non sedeva sulla sua carrozzina, vi si erigeva sopra, con la personalità delle figure più autorevoli e la femminilità delle donne più consapevoli.
La morte solitamente ci lascia smarriti. La sua, praticamente da una settimana per l’altra, nell’agosto del 2019, ha fatto tremare le fondamenta del turismo accessibile, perché era tra le poche che se ne occupavano con serietà, costanza e competenza. Soprattutto dal punto di vista comunicativo, aspetto fondamentale perché, ricordo fino all’esasperazione, non c’è accessibilità senza comunicazione.

Simona Petaccia si occupava di turismo accessibile soprattutto attraverso l’Associazione che aveva fondato e che ha subìto l’impatto più devastante, non solo professionalmente parlando, della sua dipartita. Ci sono persone, pur circondate da bravi collaboratori, che sono insostituibili. Portano con sé una tale quantità di sapere, di contatti, di prospettive strategiche e di consapevolezza del mestiere, che sono impossibili da sostituire. Senza tralasciare il carisma che le eleva al rango di persone cui non sai, e non puoi, dire di no. Quando se ne vanno, nessuno può più calarsi nel loro ruolo. Ma se hanno lavorato bene, le loro idee hanno attecchito, e se attorno a loro si è creato un entourage capace di intendere e puntare agli stessi obiettivi, non tutto è perduto.
Sulle basi del loro lascito si trova l’indirizzo per ripartire. Così ha fatto Diritti Diretti, che ora torna alla pubblicazione del bando del premio Turismi Accessibili, un premio fondamentale sia nel campo della comunicazione che in quello del turismo in generale e soprattutto in quello cosiddetto accessibile.
Il premio, in sintesi, è volto a rendere merito alla comunicazione ben fatta in ordine al turismo accessibile. Simona credeva nella buona comunicazione, quindi il riconoscimento si prefigge non solo di proclamare vincitori capaci, ma anche di cambiare la cultura dell’accessibilità turistica e non, con il riverbero mediatico che porta con sé.

«Il Premio Turismi Accessibili – dicono da Diritti Diretti – è una creatura che la giornalista Simona Petaccia ha costruito negli anni con la sua consueta dedizione e cura certosina. Rinnovare questo appuntamento vuol dire per noi onorare un’eredità affettiva, ma anche dare seguito al cambiamento culturale che Simona propugnava. La filosofia del premio rispecchia in toto la visione della nostra Associazione, di cui Simona è stata fondatrice: il mondo dev’essere accessibile a tutti, e un turismo che dia a tutti la possibilità di viaggiare, conoscere, sperimentare, non è soltanto eticamente più giusto, ma anche economicamente più vantaggioso per aziende ed enti locali. Infatti il turismo accessibile soddisfa un mercato enorme, che non è composto soltanto dalle persone con disabilità e dai loro accompagnatori, ma da chiunque abbia specifiche necessità fisiche, sensoriali e intellettive, che siano permanenti o temporanee: praticamente ciascuno di noi. Ecco perché la portata di questo premio è rivoluzionaria: perché getta luce su un aspetto della società che Simona ha avuto il pregio di individuare».

Scopo del premio, dunque, è dare risalto a servizi radiotelevisivi, articoli, spot pubblicitari, video e campagne di comunicazione che raccontano chi, in Italia, è riuscito a produrre sviluppo socio-economico unendo i concetti di attrattività, innovazione, estetica e/o sostenibilità alla cultura dell’accessibilità.
A questo punto giornalisti, comunicatori, influencer, pubblicitari e altre categorie indicate nel bando non hanno altro da fare che consultare il bando satesso, scaricabile a questo link. Per iscriversi c’è tempo fino al 15 settembre prossimo.
Con buona probabilità chi scrive sarà Presidente di giuria del premio anche a nome del blog InVisibili. Sarò esigente. Severo no. La correttezza è più che sufficiente per premiare il merito.

Il presente contributo è già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Torna il premio Turismi Accessibili”). Viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

Simona Petaccia
Proprio tre giorni prima della sua scomparsa, avevamo ripreso in «Superando.it» l’ultimo pezzo di Simona Petaccia, pubblicato da InVisibili, blog della «Corriere della Sera.it» e dedicato al progetto di inserimento lavorativo HostAbility. Poi la notizia della sua scomparsa a Chieti, che ha privato anche il nostro giornale di una Persona Cara, oltreché di una “firma” preziosa”.
Giornalista, fondatrice e presidente dell’Associazione Diritti Diretti, Simona Petaccia si è impegnata per anni sul fronte dei diritti delle persone con disabilità e in favore di una nuova cultura dell’accessibilità. È bello, ora, poter comunicare che una delle sue creature, il premio Turismi Accessibili, torna a rivivere.

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