Yarn Bombing, ovvero letteralmente “bombardamento di filati”, è l’iniziativa globale avviata per la prima volta lo scorso anno dalla rete Deafblind International, «per dare vita – come aveva spiegato a suo tempo la Fondazione Lega del Filo d’Oro – a una vera e propria esplosione di colori che invada tanti Paesi, un variopinto “bombardamento di manufatti di filato”, per coinvolgere in modo divertente e creativo le persone sordocieche in un progetto artistico tattile su larga scala, abbattere i pregiudizi e sensibilizzare sulla sordocecità».
E anche a quest’anno è la Lega del Filo d’Oro a farsi promotrice in Italia della seconda edizione di Yarn Bombing, con l’obiettivo di animare un movimento ancora più grande di quello dello scorso anno, capace di aumentare la consapevolezza e la conoscenza della sordocecità come disabilità unica e specifica a livello globale, ricordando i diritti delle persone sordocieche e promuovendoli in tutto il mondo.
Per questo, dunque, la Fondazione stessa ha invitato tutti e tutte a partecipare all’iniziativa a partire dal 29 maggio, data-simbolo, in quanto è l’anniversario di nascita della propria fondatrice Sabina Santilli (se ne legga anche nel box in calce), per arrivare alla giornata clou del 27 giugno, data tradizionalmente scelta per celebrare la Giornata Internazionale della Sordocecità (International Day of Deafblindness), coincidente in questo caso con quel 27 giugno 1880 in cui nacque Helen Keller, celebre scrittrice, attivista e insegnante statunitense, sordocieca dall’età di 19 mesi.
«Per partecipare – spiegano dalla Lega del Filo d’Oro – basterà realizzare un manufatto di filato, ricordando di inserire anche un elemento color oro e di condividere una foto sui propri canali social, taggando la @legadelfilodoroonlus e inserendo l’hashtag #perfiloepersegno. Con un gesto simbolico, si potrà sostenere la causa della nostra Fondazione, per un futuro migliore oltre il buio e il silenzio».
«Abbiamo accolto con grande entusiasmo la seconda edizione del progetto globale Yarn Bombing – sottolinea Patrizia Ceccarani, che dirige il settore tecnico-scientifico dell’Ente nato a Osimo (Ancona) -, perché da sempre il “filo” ha per noi un significato molto importante: rappresenta infatti simbolicamente il “filo aureo della buona amicizia” scelto nel 1964 dalla nostra fondatrice, Sabina Santilli, per aprire al mondo la condizione delle persone con sordocecità e fare in modo che la società si accorgesse di loro. Lo scorso anno una meravigliosa esplosione di colore, bellezza e solidarietà ha abbracciato l’Italia con un progetto che ha potuto contare sulla partecipazione di tanti. Ma per l’edizione di quest’anno ci auguriamo di coinvolgere un numero ancora maggiore di persone, con l’obiettivo di continuare ad aumentare la conoscenza della sordocecità e ricordare i diritti di chi non vede e non sente in tutto il mondo».
Anche per Yarn Bombing 2022, dunque, grazie ai laboratori per lo sviluppo delle attività occupazionali come quelli di filato, voluti per stimolare la creatività e le abilità residue delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, nei Centri e nelle Sedi Territoriali della Lega del Filo d’Oro gli utenti creeranno riquadri colorati e pon pon cui si aggiungeranno i manufatti realizzati dai familiari, dai sostenitori, dai volontari, dal personale e dagli amici della stessa Lega del Filo d’Oro.
Il 27 giugno, quindi, nelle dieci Regioni in cui è presente la Fondazione, tutto quanto sarà stato realizzato a maglia o all’uncinetto andrà a rivestire strade, parchi, oggetti e monumenti, in un grande patchwork intessuto di tutti i colori e i fili della solidarietà. (S.B.)
Ogni approfondimento sulle modalità di partecipazione a Yarn Bombing 2022 è disponibile a questo link. Per ulteriori informazioni: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (Ufficio Stampa Lega del Filo d’Oro: ambrogini.c@legadelfilodoro.it).
La Lega del Filo d’Oro
Era il 1964 quando Sabina Santilli, una caparbia e lungimirante donna sordocieca, decise di fondare – assieme a un piccolo gruppo di volontari – un’Associazione che potesse rappresentare il «filo aureo della buona amicizia», per aprire al mondo le persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E questo filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, realtà unica in Italia, che da allora fornisce un servizio altamente qualificato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La mission – di quella che dal 1998 è divenuta una ONLUS – consiste nell’assistenza, nella riabilitazione, nell’educazione e nel reinserimento in famiglia – e in molti casi anche nella società – delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La Lega del Filo d’Oro ha da sempre svolto campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per diffondere la corretta conoscenza della sordocecità e delle problematiche ad essa correlate presso l’opinione pubblica, i media e le Istituzioni ed è oggi punto di riferimento in Italia per la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
Ad Osimo, in provincia di Ancona, si trova la Sede Nazionale, al cui interno vi sono il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni, i Servizi Educativo-Riabilitativi, il Settore Medico, il Centro di Ricerca e il Centro di Documentazione.
Con circa 600 dipendenti, più di 650 volontari e circa 500.000 sostenitori, la ONLUS è presente oggi in Italia in 8 Regioni con 5 Centri Residenziali, a Osimo, Lesmo (Monza Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo) e 5 Sedi Territoriali a Padova, Roma, Napoli e, più recentemente, a Novara e a Pisa.
L’Associazione può contare su un team completo di professionisti, composto da una parte da operatori educativo riabilitativi, fisioterapisti, psicologi e assistenti sociali, dall’altra da medici specializzati, come neurologi, ortopedici, oculisti, pediatri, genetisti, dentisti, logopedisti e fisiatri, oltre a tutto il personale amministrativo e dei servizi generali.
Per ogni ospite della Lega del Filo d’Oro viene elaborata una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per permettergli di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto più possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia.
Le attività svolte vengono attualmente finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre circa il 65% delle entrate arrivano grazie alle risorse donate da privati. La Lega ha anche fondato un proprio Centro di Ricerca e collabora in Italia con numerosi istituti universitari, così come, a livello internazionale, con altri enti e organizzazioni che perseguono i medesimi obiettivi. (S.B.)
La Lega del Filo d’Oro e la rete internazionale per la sordocecità
A livello internazionale, la Lega del Filo d’Oro è membro del Deafblind International, Associazione internazionale che promuove e supporta lo sviluppo di servizi per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e dell’EDbU (European Deafblind Union), organismo che ha come obiettivo principale l’uguaglianza e la piena partecipazione sociale delle persone sordocieche in tutta Europa.
Con altri dieci Paesi europei fa parte inoltre del gruppo di lavoro MDVI Euronet (Multiple Disabilities and Visual Impairment), impegnato a sviluppare e condividere le conoscenze sulla formazione di bambini e giovani con una grave disabilità visiva unita a disabilità aggiuntive.
E ancora, è componente del DbI ICF Working Group, insieme a Paesi come la Spagna, il Canada, l’India e l’Australia, con l’obiettivo di sviluppare uno standard specifico Core Set ICF (Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento CS), per un processo riconosciuto di valutazione, certificazione e intervento sulla sordocecità.
È impegnata infine, sempre a livello internazionale, in vari progetti sulla sordocecità, come Social haptic signs for deaf and blind in education, che ha lo scopo di raccogliere e rendere accessibili i segni tattili sociali (Haptic), per migliorare l’educazione delle persone con disabilità sensoriale visiva e uditiva, nonché la qualità del lavoro di insegnanti e interpreti che si occupano di studenti con disabilità sensoriali, a livello europeo. L’obiettivo è quello di codificare trecento segni per ogni nazione. Tutti i segni tattili verranno poi raccolti, catalogati, fotografati, illustrati e registrati per renderli accessibili gratuitamente nel web. In tale iniziativa sono coinvolti sette utenti seguiti dai Servizi Territoriali della Lega del Filo d’Oro di Lesmo (Monza-Brianza), Modena e Padova.
Con Social skills make inclusive life easier too – SMILE too si vogliono invece rafforzare le abilità sociali, di fondamentale importanza per l’inclusione, di bambini e ragazzi con problematiche visive e altre disabilità e/o con sordocecità, attraverso la formazione di chi li educa: genitori, insegnanti, professionisti. (A.D.)