Stiamo dando ampio spazio, in queste settimane, a una serie di analisi e riflessioni, di tono talora anche dissonante, sul pronunciamento con cui la Settima Sezione del Consiglio di Stato ha accolto alla fine di aprile il ricorso del Ministero dell’Istruzione contro il TAR del Lazio (Tribunale Amministrativo Regionale), che nel settembre dello scorso anno aveva bocciato con la Sentenza n. 9795 i nuovi PEI (Piani Educativi Individualizzati) e le correlate Linee Guida introdotte dal Decreto Interministeriale 182/20.
Nel riferire di quella Sentenza, avevamo raccolto anche il commento della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il cui auspicio era stato che con quel pronunciamento «si mettesse finalmente la parola fine ai provvedimenti di tipo emergenziale, cominciando a ragionare seriamente di didattica inclusiva per gli alunni e le alunne con disabilità».
Per l’occasione, inoltre, la stessa FISH, che già a suo tempo aveva evidenziato alcune criticità presenti nel Decreto 182/20, aveva anche chiesto una convocazione urgente dell’Osservatorio Ministeriale per l’Inclusione Scolastica, tramite una lettera al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al sottosegretario con Delega all’Inclusione Rossano Sasso.
«A tre settimane dalla Sentenza del Consiglio di Stato – dichiara però il presidente della FISH Vincenzo Falabella, in una nota diffusa dalla Federazione – non solo l’Osservatorio non è stato convocato, ma non sono state nemmeno fornite indicazioni alle scuole su come procedere, sia rispetto ai Piani Educativi Individualizzati, sia per definire le risorse per il prossimo anno scolastico, riguardanti il sostegno e gli altri supporti da richiedere agli Enti Locali, quali l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione».
Nel parlare dunque di «assordante silenzio da parte del Ministero», il Presidente della FISH torna a chiedere «un intervento quanto mai rapido e chiaro, tramite un Tavolo di lavoro non solo interno agli apparati ministeriali, ma nell’àmbito dell’Osservatorio, per evitare ogni possibile situazione di stallo».
«In tale sede – aggiunge Falabella – sarà inoltre fondamentale tenere conto di una serie di elementi, tra cui la continuità e l’evoluzione rispetto agli obiettivi perseguiti nell’anno scolastico che si avvia a conclusione per tutti gli alunni e le alunne con disabilità e le scelte educative e didattiche previste dai GLO (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione), affinché le scuole possano rendere operativi i nuovi modelli di PEI sin dal prossimo anno scolastico». (S.B.)
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