Scafa (Pescara): una bimba con disabilità in carrozzina prende il treno per raggiungere l’Istituto Don Orione del capoluogo ed effettuare la consueta fisioterapia. Dai primi di maggio, però, l’ascensore che porta al secondo e terzo binario della stazione di Pescara Portanuova è guasto, cosicché la bimba deve essere presa in braccio con la sua carrozzina, correndo gravi rischi di cadere per le scale.
Montesilvano (Pescara): l’8 giugno una ragazza anche lei in carrozzina è stata presa in braccio e fatta scendere dalle scale della stazione. Ascensore guasto anche in questa stazione!
Silvi (Teramo): altro trasporto il 22 aprile di un giovane in carrozzina su e giù per le scale, perché in questo caso la stazione è semplicemente priva di ascensore!
A denunciare tutte queste situazioni di inaccettabile (e anche pericolosa per l’incolumità fisica) discriminazione di persone con disabilità è l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, che nel caso della bambina di Scafa, dopo un contatto da parte dei genitori, ha immediatamente segnalato il fatto a RFI (Rete Ferroviaria Italiana), ottenendo la promessa di una riparazione dell’ascensore in tempi rapidi. Ad oggi, tuttavia, nulla si è ancora mosso!
Si è invece risolto almeno il problema di Montesilvano, anche qui dopo l’intervento delle Carrozzine Determinate e la minaccia di azioni legali.
«Queste situazioni – affermano dall’Associazione abruzzese – non sono più tollerabili. Le rotture tecniche degli ascensori delle stazioni si protraggono vergognosamente per mesi e mesi senza che nessuno se ne prenda cura. Sono gravi discriminazioni ai danni della libertà di circolazione delle persone con disabilità che devono cessare. E nello specifico dell’ascensore di Pescara Portanuova, che consente a quella bimba di frequentare le sedute di fisioterapia, chiediamo che esso venga immediatamente ripristinato».
Le Carrozzine Determinate si sono anche appellate a Nicoletta Di Nisio, assessora alle Politiche per la Disabilità dei Comune di Pescara e a Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Abruzzese con competenza sui trasporti, per far sì che intervengano nel far cessare queste violazioni dei diritti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: carrozzinedeterminate@hotmail.it.