«Hanno superato quota 40.000 gli studenti universitari italiani con disabilità o DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), in netta crescita negli ultimi anni e in controtendenza rispetto al calo delle immatricolazioni. In pratica oggi il 2% degli studenti universitari ha una disabilità o un DSA, il doppio di dieci anni fa. Sono dati che parlano anche di una ricerca di maggiore integrazione: oggi, infatti, il 76% degli Atenei fornisce a questi studenti, su richiesta, materiali didattici in formato accessibile, il 71% attività di tutoraggio, il 55% lezioni in LIS (Lingua dei Segni Italiana)»: è partendo da tali considerazioni che l’Università La Sapienza di Roma ha organizzato presso la propria sede per il prossimo 20 giugno a Roma (Aula Levi, Via dei Volsci, 122, ore 9-18), in collaborazione con l’AIE (Associazione Italiana Editori) e con la Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), la conferenza intitolata Dentro tutti. L’editoria inclusiva e l’Università, per approfondire quello che viene ritenuto un elemento cruciale ai fini dell’inclusione vale a dire l’accessibilità dei testi universitari.
«Il tema – spiegano i promotori dell’incontro, che potrà anche essere seguito in streaming – verrà affrontato a partire dal contesto giuridico, profondamente innovato da due Direttive UE, la prima è la cosiddetta Direttiva Marrakech, che facilita i servizi delle università nella produzione di versioni speciali accessibili, mentre la seconda, l’European Accessibility Act, ha introdotto obblighi per editori e università facendo sì che l’accessibilità diventi un elemento della progettazione di ebook e servizi digitali».
Il 20 giugno, dunque, saranno rappresentanti di case editrici (il Mulino e D-Scuola del gruppo Mondadori) e University Press (della stessa Università La Sapienza, nonché degli atenei di Firenze, Pisa e Torino) a fornire un quadro dello stato dell’arte editoriale, a partire dalle proprie esperienze. Particolare attenzione verrà poi dedicata alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.
«Il contesto legislativo internazionale – dichiara Gianfranco Crupi, docente della Sapienza – spinge verso la creazione di un ecosistema editoriale accessibile. Ma quel che si impone adesso è un cambio di paradigma, che includa anche nell’espressione open access [“libero accesso”] il concetto e la pratica dell’accessibilità. Ed è un cambio di paradigma di cui deve farsi carico anche e soprattutto il sistema universitario».
«La scelta di collaborare all’organizzazione di questo convegno – afferma dal canto suo Ricardo Franco Levi, presidente dell’AIE – è una conferma del pluriennale nostro impegno nel campo dell’accessibilità editoriale, che nel 2014 ha portato alla costituzione della Fondazione LIA e della disponibilità a lavorare con gli altri attori coinvolti per trovare soluzioni condivise che favoriscano l’inclusione di tutti gli studenti».
«L’evoluzione tecnologica e normativa attuale – conclude Mario Barbuto, presidente della Fondazione LIA, oltreché dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – offre nuove opportunità di accessibilità alla lettura di libri e di ogni altra pubblicazione. Come presidente della Fondazione LIA, che ha in questo àmbito un ruolo riconosciuto anche a livello internazionale, sono certo che dal confronto delle esperienze potranno venire nuovi stimoli e idee che mettano l’Italia all’avanguardia anche in àmbito universitario».
Rimandando Lettori e Lettrici al programma completo del convegno (disponibile a questo link), segnaliamo qui che vi interverranno, tra gli altri, Giuseppe Recinto, capo gabinetto del Ministero dell’Università e della Ricerca, Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza, Antonio Felice Uricchio, presidente dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario), il già citato Mario Barbuto, Alberto Arenghi, presidente della CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità), Maurizio Messina del Gruppo Accademico Professionale dell’AIE, nonché Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
Da ricordare in conclusione che l’incontro si avvarrà del sostegno della CNUDD e del Centro Interdipartimentale di Ricerca DigiLab dell’Università La Sapienza. (S.B.)
La conferenza del 20 giugno potrà anche essere seguita in YouTube (a questo link). Per ulteriori informazioni: denise.nobili@fondazionelia.org (Denise Nobili).