Ci siamo già recentemente occupati, sulle nostre pagine, di Self Care Community-Comunità sostenibili, attivati e resilienti (SCC), progetto di cui è capofila l’AVI Umbria (Associazione Vita Indipendente), federata alla FISH Regionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), iniziativa che ha usufruito di un finanziamento della Regione Umbria, con risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’imminente conclusione di esso diventerà ora l’occasione per dare avvio al lavoro in Umbria sul progetto Welfare 4.0 – Per una definizione di un welfare comunitario di inclusione, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e che ha quale capofila la FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), insieme ai partner UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), aderente alla stessa FISH, e alla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che della FISH è la componente lombarda, oltreché avvalendosi della collaborazione esterna di varie Università, Enti Locali e organizzazioni del Terzo Settore.
Accadrà dopodomani, venerdì 8 luglio, con l’evento denominato I sorrisi non bastano, che si comporrà di due laboratori tecnici in presenza e in contemporanea nella mattinata (uno dei quali anche a distanza) e con un seminario pubblico in presenza e in diretta streaming nel pomeriggio.
Presentato pubblicamente all’inizio di aprile, il progetto nazionale Welfare 4.0, va ricordato, si pone l’importante e ambizioso obiettivo di formare, attraverso tutti gli strumenti culturali e tecnici basati sui princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, gli operatori pubblici e privati che operano nei diversi sistemi regionali, al fine di “dare carburante” a un welfare comunitario d’inclusione basato su una nuova cultura, immagine e rappresentazione della disabilità.
«La conclusione del progetto Self Care Community – spiegano i promotori – diventa dunque l’occasione per partire e lavorare sul progetto Welfare 4.0, con una continuità di linguaggi, visioni e obiettivi che riguardano le persone e la comunità nel primo, il sistema dei servizi nel secondo, con attività di ricerca e di formazione sulla progettazione personalizzata, fino ad arrivare alla comunicazione degli interventi e delle condizioni delle persone con disabilità».
«L’emergenza dovuta al Covid – aggiungono – ha ulteriormente confermato le criticità già presenti in precedenza nel Welfare State del nostro Paese, mettendo a nudo la fragilità del modello della presa in carico alla base dei servizi rivolti alle persone con disabilità. Entrambe queste progettualità sono nate pertanto dall’attenta valutazione del fatto che i venti welfare regionali, spesso assai diversi tra loro in termini di risorse economiche e di azioni messe in campo, non sempre si concentrano sull’offerta di servizi che abbiano realmente finalità di empowerment, abilitazione e inclusione. Premesse, queste, indispensabili per il conseguimento della piena cittadinanza delle persone con disabilità. Abbiamo quindi previsto per l’8 luglio due laboratori tematici in presenza e in contemporanea e un seminario pubblico in presenza e in diretta streaming, per fornire tutti gli “strumenti” utili ad agire i cambiamenti, operando le “scelte giuste” nella prospettiva della co programmazione e della co-progettazione delle politiche e degli interventi in grado di garantire i diritti delle persone con disabilità, da una parte sul fronte delle politiche sulla disabilità, dall’altro su quello della comunicazione».
Entrando nel dettaglio del programma previsto per l’8 luglio, la giornata, che si terrà in presenza a Perugia, presso la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica (Villa Umbra, Località Pila), si aprirà, come detto, con due laboratori di studio, il primo dei quali (anche a distanza) si intitolerà Partecipare per contribuire alle scelte i Tavoli per le politiche sulla disabilità, con il coordinamento dell’AVI Umbria, mentre il secondo (solo in presenza), coordinato da Giovanni Merlo, direttore della LEDHA, si chiamerà Sembra facile. La difficile relazione tra disabilità e comunicazione.
Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 14.30, è in programma il seminario pubblico (in presenza e in diretta streaming) ripartito in tre sessioni, la prima della quale si intitolerà Promuovere il cambiamento e sarà aperta da Marco Magarini Montenero, amministratore della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra. Con l’introduzione e la moderazione di Andrea Tonucci, presidente dell’AVI Umbria, vi interverranno Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, Paola Fioroni, presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Disabilità dell’Umbria, Maria Luisa Meacci, presidente della FISH Umbria, Michele Toniaccini, presidente dell’ANCI Umbria (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Massimo D’Angelo, direttore del Settore Sanità e Welfare della Regione Umbria.
La seconda sessione, invece, verterà sul tema Comunicare le politiche sulla disabilità. La difficoltà è farsi capire?, con l’introduzione di Giuseppa Adamo, responsabile del progetto Welfare 4.0 e la moderazione di Giovanni Merlo. Vi parteciperanno Giampiero Griffo, presidente di DPI Italia (Disabled Peoples’ International), Donatella Binaglia, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e Stefano Borgato, segretario di redazione del nostro giornale «Superando.it».
La terza sessione, infine, si intitolerà Politiche sulla disabilità. La partecipazione, diritto da garantire e a introdurla e moderarla sarà Ciro Tarantino dell’Università della Calabria. Qui interverranno Enrica Ricci, responsabile del Servizio Programmazione della Rete dei Servizi Sociali e dell’Integrazione Sociosanitaria nella Regione Umbra, Daniela Mercorelli, consigliera della FISH Umbria, Silvio Ranieri, direttore dell’ANCI Umbria e Raffaele Goretti, coordinatore del Gruppo Trasversale Osservatorio Regionale Umbro sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
Concluderà la giornata la tavola rotonda Il cambiamento di paradigma della Legge Delega e il progetto “Welfare 4.0” in Umbria, moderata da Maria Luisa Meacci, la già citata presidente della FISH Umbria e da Patrizia Cecchetti, responsabile del Servizio Sociale nell’USL Umbria 1. Vi parteciperanno Beatrice Bartolini, responsabile della Programmazione Sociale di Territorio e Sistema dei Servizi per le Persone con Disabilità nella Regione Umbria, Michaela Chiodini, responsabile dell’Assistenza Sanitaria di Base, Specialistica, della Tutela Salute Disabilità e Riabilitazione sempre nella Regione Umbria, Elisa Granocchia, direttrice dei Servizi Sociali nel Comune di Perugia, Pierangelo Cenci, assistente sociale presso il Coordinamento Servizio Sociale, Maura Macchiarini, consigliera della FISH Umbria e Claudio Bargelli, consigliere della FAND Umbria (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità). (S.B.)
Gli eventi dell’8 luglio saranno aperti a tutti e gratuiti. Verrà garantito il servizio di sottotitolazione a cura della FIADDA (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone sorde e Famiglie).
Al primo laboratorio di studio della mattinata, oltreché in presenza, si potrà partecipare in collegamento virtuale, iscrivendosi a questo link. Per partecipare, invece, al seminario del pomeriggio, tramite la piattaforma Zoom, registrarsi a questo link (al termine della registrazione arriverà via mail il link diretto di accesso alla sala virtuale). La diretta streaming, infine, sarà disponibile nel sito, nella pagina Facebook e nel canale YouTube della FISH, oltreché nel canale YouTube del progetto Self Care Community.
Per ogni ulteriore informazione: presidenza@fishonlus.it; andrea.tonucci@aviumbria.org.
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