Con l’autismo si lavora in biblioteca

«Un’esperienza che coniuga cultura e disabilità, lavoro e inclusione, patrimonio storico artistico e moderne tecnologie di condivisione, risultando particolarmente indicata per persone con disturbi dello spettro autistico»: si parla di “DIGITIAMO”, nuovo progetto occupazionale che l’Associazione Aut Aut Modena presenterà l’11 luglio, un laboratorio di digitalizzazione del patrimonio librario, rivolto a giovani adulti con disturbo dello spettro autistico, ideato in collaborazione con la Biblioteca Estense Universitaria di Modena

Progetto "DIGITIAMO" dell'Associazione Aut Aut di ModenaDopo il grande e per certi versi sorprendente successo del Tortellante, lanciato nel 2016 sotto forma di progetto pilota e che recentemente, come abbiamo riferito, ha acquisito anche un’importante validazione scientifica, l’Associazione Aut Aut Modena presenterà nella mattinata di lunedì 11 luglio (presso la Sala Conferenze della Biblioteca Estense Universitaria di Modena, ore 11), il nuovo progetto occupazionale denominato DIGITIAMO, un laboratorio di digitalizzazione per giovani adulti con disturbo dello spettro autistico, ideato in collaborazione con la Biblioteca Estense Universitaria. In poche parole, riprendendo il tiolo della conferenza stampa dell’11 luglio, Con l’autismo si lavora in biblioteca. Digitalizzazione come terapia occupazionale alle Gallerie Estensi. 

«Sarà un’importante esperienza – spiega Silvia Panini di Aut Aut – che coniugherà cultura e disabilità, lavoro e inclusione, patrimonio storico artistico e moderne tecnologie di condivisione. In tal senso, l’attività di digitalizzazione risulta particolarmente indicata per persone con disturbi dello spettro autistico, in quanto permette di coniugare le esigenze del lavoro con le caratteristiche che contraddistinguono questa condizione del neurosviluppo».


Nel corso del progetto pilota, attualmente in fase conclusiva, è stata curata la trascrizione delle oltre cinquemila schede dei due cataloghi a stampa della Raccolta Campori, finora disponibili solo in versione cartacea e .pdf. 
Si tratta di un fondo che conta su oltre cinquemila volumi, in gran parte manoscritti, ricoprendo un arco temporale che va dal Trecento all’Ottocento, con preziose testimonianze documentarie legate al territorio, manoscritti musicali e manoscritti miniati.

Interverranno alla conferenza stampa dell’11 luglio Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi, Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione di Modena, Nadia de Lutio, funzionaria bibliotecaria della Biblioteca Estense Universitaria, Andrea Lipparini, presidente di Aut Aut Modena e la già citata Silvia Panini di Aut Aut Modena e del Tortellante. (S.B.)

Al video presente a questo link è possibile vedere al lavoro le persone con disturbo dello spettro autistico coinvolte nel progetto DIGITIAMO. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: info@autautmodena.it.

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