“A muso duro” in memoria di Pierangelo Bertoli e per donare “Genny”

Frutto di un progetto letterario a scopo benefico, ispirato anche alla memoria del cantautore Pierangelo Bertoli, di cui ricorre quest’anno il ventennale dalla scomparsa, “A muso duro” di Sibyl von der Schulenburg servirà ad acquistare e a donare una o più “Genny”, le note carrozzine a due ruote autobilancianti. Il 16 luglio al Museo Enzo Ferrari di Modena è in programma la presentazione del romanzo e anche la donazione della prima “Genny”, che andrà alla nuotatrice paralimpica Giulia Ghiretti

Copertina di "A muso duro" di Sybil von der Schulenburg

Avevamo già anticipato lo scorso anno sulle nostre pagine il progetto letterario a scopo benefico promosso dalla scrittrice e imprenditrice Sibyl von der Schulenburg, mirato ad acquisire alcune Genny, carrozzine a due ruote autobilancianti di cui ci siamo già occupati in diverse occasioni. Ora quel progetto è diventato realtà, con la pubblicazione, da parte di Schulenburg, del libro A muso duro (Golem Edizioni).
«Sto lavorando a questo progetto da oltre un anno – ha dichiarato l’Autrice – e ho sentito il bisogno di coinvolgere la “gente comune” sui social media perché certi diritti delle persone con disabilità fossero messi in luce. Pare anacronistico, ma ancora si deve ricordare al popolo dei “camminanti” che un uomo seduto non è un mezzo uomo, bensì un essere completo che vive una quotidianità piena e varia, fatta di piaceri e dispiaceri, non tanto diversa da quella di chi consuma le suole delle scarpe. Ho chiesto quindi agli utenti del web di cercare un titolo significativo e alla fine è uscito A muso duro, anche in memoria di Pierangelo Bertoli, fonte d’ispirazione nella stesura di questo romanzo. I ricavi derivanti dai diritti d’autore, a cui si aggiungeranno altre donazioni, saranno interamente destinati all’acquisto di una o più Genny».

L’intero progetto, va segnalato, transita dall’Associazione Genny Angels, fondata e diretta dallo stesso inventore di Genny Paolo Badano, ONLUS che è titolare dei diritti economici del libro e garante della correttezza dell’operazione di beneficenza.
Poiché il romanzo, come ricordato dalla stessa Schulenburg, è in qualche modo legato al cantautore Pierangelo Bertoli, del quale in questo 2022 ricorre il ventennale dalla morte, si è cercato il primo degli “Amici di Genny”, i beneficiari del progetto, in Emilia Romagna, attraverso il CIP Regionale (Comitato Italiano Paralimpico), anche perché l’eroe del libro è un atleta.
«A muso duro –si legge infatti nella presentazione editoriale – è un romanzo che traccia la vita di un cavaliere agonistico, giovane, bello, prestante, bisessuale e famoso che la vendetta di un cavallo abusato mette a girare in una sedia a rotelle. Da “camminante”, l’uomo si trova a essere “ruotante”, ma non rinuncia ai sogni di vittoria nelle più grandi arene del mondo. Per riuscire a tornare in sella dovrà però cambiare totalmente il suo approccio al mondo: non potrà più splendere come Marte, violento e solipsista, ma dovrà scendere a compromessi con l’ambiente circostante, rispettare umani e animali. L’amore malato di una donna lo costringerà ad accettare una nuova sessualità, ma sarà Genny, una carrozzina elettronica autobilanciante su due ruote, a dargli la base per una vera rinascita. La resilienza, un termine tanto di moda, si fonda per lui sulle prestazioni di Genny».

Sabato 16 luglio, quindi, presso il Museo Enzo Ferrari di Modena, verrà presentato il romanzo e donata la prima Genny. E sarà Giulia Ghiretti, nuotatrice paralimpica che ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo, vincendo la medaglia d’argento nei 100 rana e che quest’anno sarà impegnata ai Mondiali, la prima degli “Amici di Genny”. «Quando ho usato per la prima volta Genny – racconta lei stessa – ho provato un senso di apertura a tutto quello che c’è intorno perché, finalmente, ho potuto alzare lo sguardo dalla strada, senza badare agli ostacoli (sassolini, buche, ciottolato) che rendono spesso difficile gli spostamenti di chi vive su una sedia a rotelle. Penso che Genny potrà ridarmi tanta libertà e che anche a me, come al personaggio del romanzo, potrà cambiare la vita». (S.B.) 

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Simona Gelosa (simona.gelosa@gmail.com).

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