Nel luglio scorso, la Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori del Parlamento Europeo ha approvato praticamente all’unanimità (46 voti a favore e un astenuto) un documento (disponibile integralmente in inglese a questo link) che delinea la posizione del Parlamento stesso in merito al Centro Europeo per le Risorse sull’Accessibilità (AccessibleEU), una delle iniziative faro della Strategia Europea per i Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030.
Quest’ultima struttura, di imminente creazione, dovrà sostenere l’attuazione della legislazione dell’Unione Europea sull’accessibilità e attraverso il documento approvato in luglio il Parlamento Europeo evidenzia ulteriormente ciò che gli Eurodeputati si aspettano che la Commissione Europea e gli Stati Membri dell’Unione mettano in atto, per un impatto concreto sulla vita di 100 milioni di persone con disabilità.
Ampiamente condiviso con esperti di accessibilità e organizzazioni rappresentative di persone con disabilità, a partire dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, il testo approvato invita innanzitutto la Commissione Europea a garantire, attraverso il Centro AccessibleEU, la necessaria cooperazione tra le Pubbliche Amministrazioni, gli operatori economici, i professionisti dell’accessibilità e le persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative.
Il Parlamento di Strasburgo ritiene in tal senso necessario stanziare adeguati sostegni, sia in termini di risorse umane che finanziarie», istituendo un Segretariato e un Forum che guidino e dirigano i lavori di AccessibleEU, oltre a sottogruppi specializzati di esperti per determinate aree, quali, tra le altre, l’ambiente edificato, gli appalti pubblici, le tecnologie digitali, i media e la cultura, i trasporti, le tecnologie emergenti e quelle assistive. Ai fini della maggiore operatività possibile, viene inoltre ritenuto opportuno che il Centro adotti un programma di lavoro annuale.
E ancora, si invitano tutti gli Stati Membri dell’Unione a creare strutture parallele nazionali per l’accessibilità, con gruppi speculari di esperti che lavorino fianco a fianco con AccessibleEU, sull’attuazione, il monitoraggio e l’applicazione della legislazione sull’accessibilità.
Una parte del documento viene dedicata alle specifiche funzioni che secondo il Parlamento Europeo dovrebbe svolgere AccessibleEU, vale a dire:
° Fornire orientamento e formazione e ispirare gli sviluppi politici e l’innovazione a livello nazionale e dell’Unione Europeo, anche attraverso l’identificazione e la condivisione delle migliori pratiche nei vari settori.
° Fornire consulenza, comprese linee guida, alle Istituzioni e agli organi competenti sia dell’Unione Europea che degli Stati Membri, rispetto alle politiche interne sull’accessibilità.
° Identificare e aiutare a superare le lacune e le incongruenze nell’attuale legislazione, fornendo raccomandazioni per l’aggiornamento e lo sviluppo delle norme sull’accessibilità.
° Condurre ricerche e studi.
° Supportare gli Stati Membri nello sviluppo di programmi di educazione all’accessibilità, per aumentare il numero di professionisti del settore, oltre a fornire formazione ai funzionari pubblici nazionali, a quelli dell’Unione Europea e a ogni altra persona direttamente interessata, comprese naturalmente le persone con disabilità.
° Svolgere un ruolo nel sistema di definizione degli standard sull’accessibilità e fornire competenze e assistenza alla Commissione Europea in tale àmbito, in particolare nella stesura di specifiche tecniche a sostegno delle politiche di accessibilità.
Il documento si conclude chiedendo alla Commissione Europea di valutare l’efficacia e il valore aggiunto del Centro AccessibleEU dopo cinque anni e sulla base di tale valutazione, adottare misure adeguate per aggiornare e migliorare la struttura, compresa l’eventuale istituzione di un’Agenzia con poteri e responsabilità di regolamentazione, nel caso che gli obiettivi della struttura stessa non venissero raggiunti. Un passaggio, questo, accolto con particolare favore dall’EDF, che ha per altro commentato favorevolmente l’intera relazione del Parlamento Europeo.
Quest’ultima, come detto inizialmente, è stata approvata all’interno della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori del Parlamento Europeo. Essa verrà invece votata in Aula dopo l’estate. (S.B.)