«A fronte di un terreno già arato, per ciò che concerne le politiche sociali, la XVIII legislatura (2018-2022) è stata caratterizzata da una decisa e prorompente azione volta a consolidare e rinnovare profondamente il sistema dei servizi sociali»: lo scrive Luigi Colombini, già docente di Legislazione e Organizzazione dei Servizi Sociali all’Università Roma Tre, collaboratore del SUNAS (Sindacato Unitario Nazionale Assistenti Sociali) e dell’Osservatorio Welforum, in premessa ad un’ampia e approfondita trattazione intitolata Lo svolgimento delle politiche sociali nella XVIII legislatura, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione a Lettori e Lettrici (il testo integrale è disponibile a questo link).
«Con lo scioglimento anticipato delle Camere susseguente alla crisi di Governo – sottolinea poi Colombini nelle sue conclusioni – molti sono i provvedimenti rimasti in sospeso per le politiche sociali, preannunciati con specifiche Leggi Delega (famiglia, persone con disabilità), e con la pluriennalità dei programmi sociali approvati (Piano Sociale Nazionale 2021-2023; definizione di finanziamenti per aree di intervento con specifici fondi fino al 2026), che in ogni caso richiedono obbligatoriamente la loro attuazione e osservanza da parte del Parlamento eletto nella prossima legislatura».
«Rimangono comunque – aggiunge – alcuni pilastri che in ogni caso debbono essere confermati nella loro attuazione perché riguardano settori strategici e fondamentali per lo svolgimento delle politiche sociali: famiglia, persone con disabilità, in particolare, e che richiedono con urgenza la loro piena realizzazione». (S.B.)
Ringraziamo Carlo Hanau per la segnalazione.
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile la trattazione di Luigi Colombini.
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