«Siamo ormai al terzo anno di pandemia da Covid e quanti operano a contatto con la disabilità sono stati chiamati a ridefinire relazioni e modalità di intervento in base alle emergenze presentatesi via via nel tempo. Se nel 2020 ci si è dovuti preoccupare di contenimento del contagio e di gestione sanitaria della pandemia, nel 2021 l’attenzione è stata rivolta maggiormente all’analisi di strumenti che garantissero il mantenimento della qualità e della continuità degli interventi. Questo 2022, infine, è l’anno delle riaperture, con la volontà di riprendere il percorso interrotto, ma i cambiamenti sono stati tanti anche con conseguenze negative. Si parla infatti di ripercussioni a lungo termine sulla salute fisica e mentale soprattutto di persone anziane o con disabilità, di conseguenze sulle organizzazioni del Terzo Settore di tipo economico e organizzativo e di difficoltà di coinvolgimenti diretti di utenti nella ricerca. Ci sono stati però anche aspetti positivi originati dal periodo critico, ad esempio si è cominciata a valutare l’efficacia della tele-riabilitazione, della didattica non in presenza, della telemedicina e del coinvolgimento diretto dei caregiver nel trattamento educativo dei propri assistiti a domicilio. Proponiamo dunque una selezione di interventi scientifici che dal 2020 si sono interessati a tutti i livelli della relazione tra Covid e disabilità».
Viene presentato così il numero monografico di settembre del «Bollettino – Indicazioni Bibliografiche», pubblicazione periodica curata dalla Lega del Filo d’Oro, contenente appunto l’utile e interessante rassegna bibliografica dedicata al tema La pandemia Covid-19 e le risposte per contrastare i suoi effetti negativi sulle persone con disabilità. (S.B.)
La pubblicazione di cui si parla nella presente nota è disponibile a questo link.