«Il percorso di crescita verso l’età adulta, la conoscenza del proprio corpo e la relazione con l’altro delle persone con sindrome di Down vanno aiutati, favoriti e supportati dai genitori e, più in generale, dalla società. Occorrono percorsi di accompagnamento sia per i genitori che per i giovani/adulti, ma anche per gli insegnanti, che spesso a scuola si trovano a dover affrontare situazioni che necessariamente richiedono una formazione e la possibilità di un confronto costruttivo con professionisti esperti. Occorrono operatori formati, così come, in parallelo, è necessario proseguire con campagne di sensibilizzazione volte a una crescita culturale di tutta la società. Per questo abbiamo scelto di affrontare e mettere al centro della nostra campagna di quest’anno la sessualità, un tema su cui siamo solo all’inizio e su cui c’è molta strada da fare»: così Antonella Falugiani, presidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), in occasione dell’imminente Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down del 9 ottobre, lancia, o meglio rilancia, la campagna di sensibilizzazione L’amore ha bisogno di spazio, già al centro del video Just the Two Us (letteralmente “Solo noi due”), promosso a livello internazionale in corrispondenza della Giornata Mondiale della Sindrome di Down del 21 marzo scorso, ove la giovane coppia protagonista, nonostante la presenza ingombrante delle rispettive famiglie che faticano a trovare il giusto equilibrio tra il “dare spazio” e l’“essere di supporto”, reclama la propria intimità e autonomia.
Sempre il CoorDown, a supporto di quella campagna internazionale e per diffondere strumenti utili a famiglie e operatori, ha realizzato un sito dedicato, in italiano e in inglese, ove appunto trovare informazioni, approfondimenti e domande frequenti sulla sessualità e la vita affettiva. Senza nemmeno dimenticare che il percorso di studio e dialogo sul tema ha vissuto anche nel settembre scorso un’altra importante tappa, con il convegno nazionale di Rimini, intitolato anch’esso L’amore ha bisogno di spazio, durante il quale esperti, genitori, psicologi, operatori e insegnanti, ragazze, ragazzi e adulti con sindrome di Down si sono confrontati per dare risposte concrete e indicazioni utili, alla presenza di molte coppie che hanno portato la propria esperienza e il proprio punto di vista, spesso chiedendo di poter decidere e di esprimere appieno i propri desideri.
A proposito ancora del video Just the Two Us, i protagonisti si chiamano Davide e Martina, fidanzati, molto innamorati, ma ancora di fronte a molti ostacoli. «Per me – racconta Davide – l’amore è dedicare il proprio tempo e la vita per la donna che si ama. Per la mia vita di coppia desidero solo convivere insieme, tutto il resto viene da sé. Gli ostacoli che ho trovato non sono stati pochi, ma tanti, certe mamme che non volevano un amore vero e parlano solo di amicizia, in questo modo ci bloccano il nostro viversi, in più si è messo anche il Covid che non ha facilitato le cose».
«Il mio desiderio – aggiunge Martina – è restare con lui per tutta la mia vita, andare fuori con lui, dormire da lui… Ho avuto difficoltà, ho sofferto tantissimo prima di conquistarlo, che non mi lasciano andare da lui, non poter fare l’amore con lui… fare le vacanze con lui».
«Avere una relazione amorosa – sottolineano dal CoorDown – e vivere appieno la propria sessualità è un diritto di tutti, eppure per le persone con disabilità intellettiva rimane ancora un tabù. La sessualità e il desiderio di vivere rapporti affettivi sono momenti essenziali per la vita di ogni essere umano che anche i giovani adulti con sindrome di Down si trovano ad affrontare nel loro percorso di crescita, ma che spesso sono circondati da paure, stereotipi, mancanza di strumenti adeguati a fornire il giusto accompagnamento e ascolto. Tra incertezze, eccesso di protezione e necessario supporto, dunque, oggi più che mai è fondamentale garantire un’educazione alle relazioni e alla sessualità, per consentire alle pe5rsone con disabilità intellettiva di avere una propria vita affettiva in modo sano e soddisfacente. Ricevere informazioni e formazione accessibile è pertanto indispensabile per comprendere i propri diritti, conoscere il proprio corpo, i concetti di “consenso” e di “sesso sicuro” e per proteggere da potenziali abusi. Il tutto richiede un cambiamento culturale che deve partire e coinvolgere genitori, operatori, esperti e insegnanti».
Questi fondamentali concetti verranno dunque diffusi nel prossimo fine settimana in oltre duecento piazze d’Italia (a questo link l’elenco completo) dai volontari delle Associazioni aderenti al CoorDown, tramite la distribuzione del tradizionale messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, che promuove i percorsi educativi condivisi di accompagnamento alle relazioni e alla sessualità. E insieme ai volontari, persone con sindrome di Down di ogni età insieme a genitori, fratelli e sorelle e amici, saranno in prima linea negli eventi di piazza, per incontrare i sostenitori, dare informazioni, raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@coordown.it.