La voce della società civile contraria al perdurare della guerra

«Bisogna far sentire la voce dei cittadini e dei soggetti della società civile contrari al perdurare della guerra. Chiediamo l’immediato cessate il fuoco, la difesa dei diritti umani e la tutela dei più fragili»: così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, annuncia l’adesione del Forum stesso alla manifestazione per la pace di domani, 5 novembre, a Roma, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo. In Ucraina, ricordiamo, al momento dell’aggressione da parte della Russia, vi erano circa 2.700.000 persone con disabilità, sorta di “vulnerabili tra i vulnerabili”

Donna ucraina in carrozzina accanto alle case distrutte dai bombardamenti (©REUTERS/Zohra Bensemra)

Una donna ucraina in carrozzina accanto alle case distrutte dai bombardamenti (©REUTERS/Zohra Bensemra)

«In un momento così buio della storia dell’Europa e del mondo intero, in cui l’escalation militare sembra non volersi arrestare neppure di fronte al pericolo nucleare, non è possibile rimanere in silenzio: bisogna far sentire la voce dei cittadini e dei soggetti della società civile contrari al perdurare della guerra»: con queste parole Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, annuncia l’adesione del Forum stesso alla manifestazione per la pace di domani, 5 novembre, a Roma, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo.

Già membro della rete #StopTheWarNow, il Forum conferma dunque l’impegno a favore della pace e il ripudio della guerra da parte delle oltre cento organizzazioni nazionali che rappresenta – tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – e che operano negli àmbiti del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale.
«Nell’esprimere solidarietà alla popolazione ucraina – prosegue Pallucchi – e condannare con fermezza l’aggressione della Russia, chiediamo che tutti gli Stati coinvolti nel conflitto si fermino di fronte all’orrore che la guerra ha già causato e che continuerà a causare in termini di perdite di vite umane, innanzitutto, ma anche di enormi conseguenze economiche e sociali sulle popolazioni. Occorre ritrovare la via dei negoziati che riconducono alla pace: valore, questo, alla base della nascita stessa dell’Unione Europea e che deve rimanere prioritario».

«Il Terzo Settore – conclude la Portavoce del Forum – è portatore dei valori della pace, del dialogo e della solidarietà tra i popoli e si unisce a tutte le altre voci della società civile che chiedono l’immediato cessate il fuoco, la difesa dei diritti umani e la tutela dei più fragili».
E tra i più fragili, è opportuno ricordare, sorta di “vulnerabili tra i vulnerabili”, al momento dell’aggressione russa all’Ucraina, vi erano in questo Paese circa 2 milioni e 700.000 persone con disabilità, tra i quali almeno 82.000 bambini e bambine segregati dalla società, insieme a un grandissimo numero di adulti con disabilità permanentemente istituzionalizzati.
A loro e alla loro drammatica situazione, sin dal mese di febbraio scorso abbiamo dedicato numerosi contributi relativi anche alle varie iniziative attuate sia a livello nazionale che internazionale. A fianco del nostro articolo intitolato Vivere con una Malattia Rara sotto i bombardamenti (a questo link) ne è presente l’intero elenco. (S.B.) 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.
A questo link è disponibile l’elenco completo di tutti i soci – tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – e degli aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore.

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