Sono ore di vigilia, alla Casa del Cinema di Roma, per il decimo As Film Festival, manifestazione di cui ci siamo già occupati in varie occasioni, che è quasi certamente l’unico festival cinematografico al mondo realizzato da uno staff “neurodiverso”, cioè composto da persone neurotipiche insieme a persone autistiche. «Un festival uguale agli altri, però diverso – hanno sottolineato più volte i promotori -, uguale perché, pur promuovendo una corretta informazione sul tema, non è un festival sull’autismo, ma un vero festival internazionale di cinema ed arti visive; diverso perché, oltre a promuovere la cultura cinematografica, si serve del cinema come strumento di inclusione sociale».
L’evento organizzato dall’Associazione Culturale Not Equal, con il sostegno della Regione Lazio e del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema), nell’àmbito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per le Scuole, indetto dal Ministero dell’Istruzione e dallo stesso Ministero della Cultura, si terrà dunque da domani, 11 novembre a domenica 13, con un ricco programma che dettaglieremo poco oltre.
«È vero – sottolineano dallo staff del Festival -, sono passati dieci anni da quando, per gioco o per scommessa, abbiamo deciso di assecondare la nostra comune passione per il cinema e lanciarci in quella che all’epoca ci sembrava un’avventura impensabile, un manipolo di autistici come noi, che selezionano e presentano film, che intervistano autori e attori, che promuovono cultura cinematografica e cultura della neurodivergenza. Tutto ciò fino ad allora non si era mai visto! Oggi ci piacerebbe poter dire che le cose sono cambiate, che è cambiata la percezione nei confronti della neurodiversità, e che essere autistici e fare le cose che fanno tutti, laurearsi, trovare un lavoro, lottare per il diritto all’autodeterminazione, non fa più notizia. Oppure ci piacerebbe dire che i genitori di ragazze e ragazzi con autismo severo, possono stare tranquilli, perché in questi dieci anni la questione del “Dopo di Noi” è stata risolta…». «Purtroppo non è così – dichiara Giuseppe Cacace, direttore artistico dell’AS Film Festival – e temiamo che ci si continui a ricordare dell’autismo solo una volta l’anno, quando si tratta di accendere le luci blu!».
Il programma, quindi, come si diceva, con l’apertura nella mattinata di domani, venerdì 11, interamente dedicata alle scuole: la Sala Cinecittà della Casa del Cinema ospiterà infatti 120 studenti in veste di giurati nell’ambito del progetto ASFF School.
Nel pomeriggio, invece (ore 15), partirà la quinta edizione di 42HRS il concorso per troupe di videomaker ampiamente presentato a suo tempo anche sulle nostre pagine, che, negli anni scorsi ha favorito la realizzazione di 56 cortometraggi, con il coinvolgimento di oltre 200 tra videomaker, autori, tecnici, attori. Anche quest’anno le troupe selezionate lavoreranno ininterrottamente per due giornate, allo scopo di realizzare un cortometraggio sulla base delle indicazioni dello staff.
La serata, infine, ruoterà intorno alla neurodivergenza, con la riproposizione di alcuni tra i migliori cortometraggi sul tema, già mostrati nelle precedenti edizioni del Festival, oltre alla presentazione di Lazio Autism Friendly, iniziativa vincitrice del bando regionale Vitamina G. «Quest’ultimo – ricordano ancora le persone dello staff di As Film Festival– è un progetto cui teniamo moltissimo e al quale abbiamo lavorato incessantemente negli ultimi dodici mesi. Il risultato del progetto è autismfriendly.it, un sito pensato per mappare e promuovere spazi, iniziative e luoghi amichevoli nei confronti dell’autismo, e per permettere a chiunque di inserire i propri contesti autism-friendly, fornendo anche informazioni specifiche in termini spaziali e sensoriali».
Per concludere la serata verrà quindi presentato il documentario Io sono Pablo e qui sto bene di Antonella Rossi, che racconta il viaggio avventuroso in Spagna, senza operatori né genitori, di un ragazzo autistico, Pablo, e dei suoi amici.
La giornata di sabato 12 sarà interamente dedicata al concorso per cortometraggi e in particolare agli autori italiani che saranno in sala ad introdurre i loro lavori. In programma i pluripremiati Venti Minuti di Daniele Esposito, già vincitore del Globo d’Oro e Destinata Coniugi Lo Giglio di Nicola Prosatore con Lello Arena, Lino Musella e Antonia Truppo. Tra le opere internazionali, invece, Rosa Rosae di Carlos Saura e Party Quest di Débora Rocha.
Al termine della serata, la giuria, formata tra gli altri dagli sceneggiatori Pier Paolo Piciarelli e Anita Otto, dal regista Ambrogio Lo Giudice, dal regista e sceneggiatore Mauro Uzzeo, dalla costumista Francesca Brunori e dallo stroyboard artist Davide De Cubellis, assegnerà un riconoscimento ai migliori cortometraggi italiani, internazionali e d’animazione.
A chiudere, la proiezione speciale del film d’animazione australiano Mary and Max del Premio Oscar Adam Elliot, con le voci di Toni Colette, Eric Bana e di Philip Seymour Hoffman, un’opera purtroppo ancora inedita in Italia, che verrà proposta in originale con sottotitoli in italiano.
Infine, domenica 13 (ore 17) verranno proiettati per la prima volta in sala, alla presenza della giuria tecnica e del pubblico, quattordici corti, per altrettante troupe, realizzati in 42 ore, nell’àmbito del citato concorso 42HRS, prima della conclusione con la proiezione di Noi Due, film di Nir Bergman, ove si racconta il delicato rapporto tra un padre e il figlio autistico.
Una nota a sé merita certamente anche il manifesto del Festival, qui in alto riprodotto, opera di Giacomo Calderoli, illustratore giovanissimo, ma di grande talento. L’immagine realizzata, tra l’altro, contiene numerosi riferimenti cinematografici di grande arguzia, che aguzzando la vista, anche grazie a una lente di ingrandimento (tramite questo link), potranno essere individuati. (S.B.)
L’ingresso ai vari eventi dell’AS Film Festival sarà gratuito fino ad esaurimento posti. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Giuseppe Cacace, coordinatore dell’As Film Festival (rueto.gc@gmail.com).