Il 25 novembre, data in cui si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con la miriade di iniziative legate ad essa, è ormai alle spalle. Una di queste ci ha colpito per originalità ed efficacia comunicativa. È quella realizzata dalla UILDM di Pavia (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), che per l’occasione ha organizzato un flash mob in una piazza della città lombarda (Piazza Vittoria), esponendo, in luogo delle scarpe rosse – simbolo della lotta alla violenza di genere –, 75 sedie a rotelle rosse di cartone, per richiamare l’attenzione sulla violenza che colpisce le donne con disabilità. Cediamo la parola a Fabio Pirastu, presidente dell’Associazione, che racconta com’è nata l’iniziativa. (Simona Lancioni)
L’iniziativa che abbiamo promosso in occasione del 25 novembre è nata da una mia riflessione rispetto alla violenza sulle donne con disabilità di cui spesso non si parla.
Nel nostro percorso associativo abbiamo avviato importanti reti di collaborazione con diverse realtà del Terzo Settore e tra queste anche i Centri Antiviolenza. Ci siamo però sempre interrogati su come poter gestire al meglio una situazione nella quale si fosse presentata una donna vittima di violenza e non avessimo gli strumenti per poter rispondere in modo puntuale alle sue necessità, ad esempio, banalmente, poter disporre di case rifugio accessibili.
L’idea delle carrozzine rosse è nata proprio dalla volontà di porre l’attenzione su questo fenomeno. Spesso la carrozzina viene vista come simbolo della disabilità, dunque abbiamo deciso di far ricorso a questo stereotipo (ovviamente le donne vittime di violenza non sono solamente quelle con disabilità motoria), per richiamare maggiormente l’attenzione della cittadinanza di Pavia che frequenta la piazza centrale. Porre le carrozzine proprio dove la gente cammina solitamente per noi significava fare “inciampare” chi non si preoccupa o non conosce queste situazioni nella realtà dei fatti di cose che possono accadere.
Per l’evento ci siamo organizzati un paio di settimane prima; con le ragazze del Servizio Civile abbiamo realizzato le carrozzine e, dopo esserci dati appuntamento in piazza, abbiamo fatto un vero e proprio flash mob, semplicemente promosso tramite i nostri canali social e qualche contatto diretto con la stampa. Volevamo infatti che non fosse una “cerimonia”, ma un evento lampo.
Dopo avere posizionato la bandiera della UILDM Pavia e, attorno, le carrozzine rosse, abbiamo iniziato il volantinaggio, distribuendo l’abstracr di una ricerca sulla violenza nei confronti delle donne con disabilità effettuata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) nel 2020 [è la seconda edizione dell’indagine “VERA”, “Violence Emergence, Recognition and Awareness”, in italiano “Emersione, riconoscimento e consapevolezza della violenza”, N.d.R.].
Principalmente le persone si sono dimostrate incuriosite e hanno collegato comunque in modo abbastanza automatico il rosso delle carrozzine a quello delle scarpette. Molte donne e molti ragazzi si sono avvicinati per chiedere informazioni e per approfondire insieme i dati che avevamo appena distribuito.
Per approfondire ulteriormente i temi riguardanti le donne con disabilità e la violenza da esse subita, si può fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, oltreché alle sezioni La violenza nei confronti delle donne con disabilità e più in generale Donne con disabilità, nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa).
Il presente contributo è già apparso nel sito dello stesso Centro Informare un’h e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.