«Con questo nostro slogan (Un solo giorno non cambia la vita), intendiamo porre l’accento sul fatto che la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre è importante se l’attenzione verso le tematiche di cui ci occupiamo rappresenta l’inizio di un nuovo percorso, attraverso il quale, ogni giorno, si lavori per garantire i diritti inalienabili della persona, quali dignità, equità, rispetto ed uguaglianza»: lo dicono da Special Olympics Italia, la componente nazionale del movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, nel presentare la riunione che da oggi, 30 novembre, a dopodomani, 2 dicembre, vedrà 40 propri Atleti Leader, 32 Tutor e 2 Mentori del movimento stesso, incontrarsi a Roma, per elaborare e rifinire quanto appreso nei tre anni dell’ALP, acronimo che sta per Athlete Leadership Program, ovvero “Programma di leadership degli atleti”, percorso formativo sviluppato online durante la pandemia, volto appunto a potenziare la capacità di autodeterminazione degli atleti Speial Olympics e ad accrescerne le abilità linguistiche ed espressive.
«Comprendere le situazioni – sottolineano ancora da Special Olympics -, saper intervenire in modo pertinente in una conversazione, esprimere con efficacia le proprie esigenze, gestire le emozioni e il tempo sono ad esempio traguardi importanti e utili per un buon inserimento sociale e lavorativo. I nostri atleti, del resto, ricoprono nel movimento ruoli di responsabilità all’interno dei Team Special Olympics locali e Regionali, nel Consiglio e nei Comitati Organizzatori dei nostri Giochi».
La tre giorni di Roma culminerà quindi, venerdì 2 dicembre, presso la Camera dei Deputati, tramite un confronto con autorità e parlamentari che vedrà gli stessi Atleti Leader soffermarsi in prima persona su un cambiamento che va oltre lo sport e che richiede un’analisi e una riflessione sui concetti di salute e di benessere. «Del resto – sottolineano da Special Olympics – solo cinquant’anni fa le persone con disabilità intellettive venivano relegate dalla società ed esonerate dalla pratica sportiva, oggi invece quelle stesse persone possono allenarsi con costanza in ogni disciplina sportiva, hanno piena padronanza dei propri talenti e potenzialità e possono farsi portavoce di un cambiamento anche di fronte ad una platea tante importante».
Ma non ci sarà solo la tre giorni di Roma e l’incontro alla Camera: infatti, tra le altre attività realizzate in occasione del 3 Dicembre, vi sarà anche il flashmob #SpecialOlympicsBalla, con il coinvolgimento, attraverso il Progetto Scuola di Special Olympics, di oltre 36.000 alunni e alunne provenienti da 1.600 scuole di ogni ordine e grado in tutta Italia. Il video finale verrà poi lanciato sui canali di Special Olympics, riunendo in un solo filmato tutti i flashmob realizzati, come un unico grande momento di condivisione e divertimento. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Giampiero Casale (stampa@specialolympics.it).
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