Rinnovando la collaborazione avviata per far conoscere nelle scuole la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, iniziativa di cui avevamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine, CBM Italia, la nota organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e nella cura della cecità e della disabilità evitabile, oltreché nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia, e l’Associazione SON (Speranza Oltre Noi) hanno organizzato il 2 dicembre scorso, alla vigilia della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, un incontro presso l’Istituto Comprensivo G.B. Perasso, nel quartiere Crescenzago di Milano.
Per l’occasione, dopo un intervento introduttivo di Massimo Maggio, direttore di CBM Italia, e di don Virginio Colmegna, socio fondatore di SON, circa duecento bambini e bambine delle interclassi quarte e quinte hanno potuto assistere, in due repliche, allo spettacolo teatrale Solo due passi, messo in scena dall’Associazione Culturale ATA Taumastica e ispirato proprio ai valori della Convenzione ONU.
A questo punto, l’intento delle due organizzazioni è di continuare anche nell’anno nuovo a portare lo spettacolo in altre scuole, ma anche nelle biblioteche, nei centri rivolti all’infanzia e nei teatri stessi.
«Insieme agli amici di SON – commenta Massimo Maggio – condividiamo il grande obiettivo di promuovere una cultura inclusiva della disabilità e lo facciamo anche con i bambini e le bambine più piccoli ai quali, attraverso questo spettacolo, vogliamo parlare di inclusione, di apertura verso l’altro e di solidarietà. Credere e investire in una società inclusiva in cui le persone con disabilità possano godere dei loro diritti ed esprimere a pieno il loro potenziale significa anche rompere il circolo vizioso che ancora lega disabilità e povertà nei Paesi in via di sviluppo e non solo. Il nostro impegno è interrompere questo ciclo, imparando ogni giorno di più a pensare e agire in maniera inclusiva».
«Parliamo di diritti partendo dalla scuola – aggiunge dal canto suo don Virginio Colmegna – perché qui vi è un grande potenziale educativo. Questo spettacolo ci aiuta non solo a sensibilizzare e a promuovere fra i bambini valori come inclusione e solidarietà, ma anche a rendere i contenuti della Convenzione ONU più fruibili, coinvolgenti e facilmente comprensibili anche da parte dei più piccoli, con l’auspicio di generare sempre più dinamiche e comportamenti capaci di accogliere le persone più fragili». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Silvia Panzarin (silvia.panzarin@leacrobate.it).
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