Nella mattinata di domani, sabato 10 dicembre, il progetto della Confederazione Parkinson Italia denominato Modello di Cura Integrativa sarà al centro di un convegno in programma a Cremona (Museo Civico di Storia Naturale, Via Dati Ugolani, 4, ore 10, ma anche in streaming tramite la piattaforma Zoom, a questo link, con ID 885 6745 0541 e Passcode 774256), organizzato in collaborazione con la locale Associazione Parkinson La Tartaruga e con l’ASST della città lombarda (Azienda Socio Sanitaria Territoriale).
Moderati da Stefania Mattioli, responsabile delle Comunicazione e delle Relazioni Esterne dell’ASST di Cremona, vi interverranno i neurologi Francesca Mancini e Michele Gennuso (Commemorazione del Dottor Luciano Abruzzi), la neurologa Valentina Puglisi (La terapia nelle diverse fasi della malattia), ancora Francesca Mancini (Telemedicina: contributo al modello di cura integrativa per la malattia di Parkinson), la fisiatra Letizia Pezzi (Riabilitazione nella malattia di Parkinson: una necessità), il fisioterapista Gianluca Rossi (La tua fisioterapia su misura), la nefrologa e nutrizionista Flavia Cornacchia (L’importanza dell’alimentazione nella malattia di Parkinson). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@parkinson-italia.it; latartarugaonlus@hotmail.com.
La malattia di Parkinson
È una malattia neurodegenerativa cronica, causata dalla progressiva morte dei neuroni situati in una piccola zona del cervello che producono il neurotrasmettitore dopamina, il quale controlla i movimenti. Chi ha il Parkinson produce sempre meno dopamina, perdendo progressivamente il controllo del proprio corpo.
Arrivano così tremori, rigidità, lentezza nei movimenti, depressione, insonnia, disfagia, fino alla perdita completa dell’autonomia personale e all’impossibilità di svolgere le più semplici attività quotidiane (vestirsi, mangiare, lavarsi, parlare ecc.).
Non esiste una cura risolutiva, ma solo trattamenti sintomatici che aiutano a convivere con la malattia la quale continua a progredire.
Oggi in Italia si stima vi siano poco meno di 300.000 malati di Parkinson, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono destinati a raddoppiare entro i prossimi quindici anni. Va tenuto conto inoltre che si parla di una patologia rispetto alla quale gli organi d’informazione, l’opinione pubblica e le stesse Istituzioni hanno ancora una percezione errata, considerandola una “malattia dei vecchi”: l’età d’esordio, infatti, si fa sempre più giovane (un paziente su quattro ha meno di 50 anni, il 10% meno di 40 anni), e la metà dei malati è in età lavorativa, cosicché si può dire che vi siano circa 25.000 famiglie, in Italia, con figli in età scolare in cui uno dei genitori è colpito dalla malattia.
Confederazione Parkinson Italia
Parkinson Italia è una Confederazione di Associazioni di Volontariato, ovvero un network per la malattia di Parkinson e i Parkinsoniani, che attraverso l’adesione delle singole Associazioni, è aperto a tutti: pazienti, volontari, familiari e simpatizzanti.
L’autonomia e la cooperazione sono i punti di forza della Confederazione, nata nel 1998 e che quindi proprio lo scorso anno ha celebrato il proprio ventennale: infatti, le Associazioni aderenti da una parte conservano tutta la libertà di azione, dall’altra si connettono a una rete di contatti e di iniziative. In questo modo il rispetto delle esigenze locali si unisce all’efficienza di una struttura di coordinamento.
Parkinson Italia – che aderisce alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – si adopera per informare l’opinione pubblica, le istituzioni e i mass-media circa:
° la gravità degli aspetti nascosti della malattia;
° le conseguenze sulle persone che ne soffrono, il loro nucleo familiare e la società.
Con l’obiettivo di ottenere adeguati trattamenti sanitari e tutele sociali, la Confederazione si fa portavoce e promotore di:
– istanze dei pazienti e dei caregiver;
– progetti su specifiche esigenze e problemi;
– studi, indagini e ricerche sociali;
– proposte di legge e adeguamenti di disposizioni in materia di salute pubblica e tutele sociali.