
«Disabile a chi?», ha esclamato Demetra Emanuele, Atleta Special Olympics abruzzese che va a cavallo, suona il pianoforte, scrive canzoni e canta. «Combattiamo il bullismo attraverso lo sport unificato, ma come si fa a combatterlo anche oltre il momento sportivo?»: a chiederlo è stato Luciano Scandariato, che ora gioca insieme a chi, prima, lo prendeva in giro. E ancora, «come facciamo a sviluppare il nostro ingresso nelle scuole? Per farci conoscere ai ragazzi e garantirci così un futuro migliore?», come ha chiesto Sabrina Baia. E infine la domanda di David Melchiorri: «Come facciamo a garantire che lo stage diventi effettivamente un lavoro che crea indipendenza economica e stabilità anche per le persone con disabilità?».
Sono state queste alcune delle voci espresse alla Camera dei Deputati dagli Atleti e dalle Atlete di Special Olympics, la componente nazionale del movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettive e relazionali, che utilizza lo sport stesso come strumento educativo in grado di generare inclusione ed abbattere ogni genere di pregiudizio. Voci che hanno scosso i Parlamentari presenti, i quali hanno voluto sottolineare il proprio impegno per far sì che avvenga realmente un cambiamento culturale nel modo di guardare e definire le persone con disabilità.
«State dando un senso – ha dichiarato ad esempio la senatrice Alessandra Maiorino – alla modifica della Costituzione Italiana attraverso la quale si qualifica il valore educativo dello sport. Mai come oggi ci si rende conto di quanto il progetto scuola vada sostenuto e sviluppato. Tutti siamo diversi, tutti abbiamo delle potenzialità».
«Voi potete insegnare a noi come fare», ha aggiunto il deputato Paolo Trancassini, sottolineando che «bisognerebbe istituzionalizzare e calendarizzare una due giorni in cui la politica vi ascolta, in cui siete voi atleti a darci i suggerimenti».
L’evento, presentato anche sulle nostre pagine (a questo link) ha concluso la tre giorni organizzata a Roma da Special Olympics Italia, in occasione della recente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, all’insegna dello slogan Un solo giorno non cambia la vita, che ha visto arrivare nella Capitale 40 Atleti Leader, 32 Tutor e 2 Mentori del movimento, per elaborare e rifinire quanto appreso nei tre anni dell’ALP (Athlete Leadership Program, ovvero “Programma di leadership degli Atleti”), percorso formativo sviluppato online durante la pandemia, volto appunto a potenziare la capacità di autodeterminazione degli Atleti Speial Olympics e ad accrescerne le abilità linguistiche ed espressive. (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore, ampio approfondimento sulla tre giorni di Roma promossa da Special Olympics Italia. Per altre informazioni: Giampiero Casale (stampa@specialolympics.it).
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