58 anni a coltivare quel filo invisibile di speranza

«Il 20 dicembre è per noi molto importante e ci permette di ricordare che quel sogno del 1964, grazie alla determinazione di una donna sordocieca e al sostegno di tanti, è diventato realtà, perché tramite quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno, si lavora ogni giorno per rendere possibili cose che sembrano irrealizzabili»: lo ha dichiarato Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro, nata 58 anni fa, il 20 dicembre 1964, per volontà di Sabina Santilli e che per l’occasione, in vista anche del Natale, ha lanciato la campagna “È l’amore che ci lega”

Natale alla Lega del Filo d'Oro

Natale 2022 alla Lega del Filo d’Oro

«La data del 20 dicembre è per tutti noi molto importante e ci permette di ricordare che un sogno iniziato nel 1964, grazie alla determinazione di una donna sordocieca e al sostegno di tanti, è diventato realtà. Perché alla Lega del Filo d’Oro, grazie a quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno, si lavora ogni giorno per rendere possibili cose che sembrano irrealizzabili»: lo ha dichiarato ieri, 20 dicembre, Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro, nata appunto il 20 dicembre 1964 per volontà di Sabina Santilli (se ne legga ampiamente anche nel box in calce). «Da allora – sottolineano dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro – quel filo prezioso, fatto di amore, competenza e passione, accompagna ogni giorno le persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali fuori dal buio e dal silenzio. Un filo invisibile che si trasforma in speranza per chi non vede e non sente e le loro famiglie, grazie all’impegno di educatori, medici, terapisti, volontari, ma anche grazie alla generosità dei tantissimi sostenitori dell’Ente. A Natale più che mai, dunque: è questo il messaggio che lanciamo, in occasione del nostro 58° anniversario, attraverso la campagna È l’amore che ci lega» (per contribuirvi accedere a questo sito).

«La lunga esperienza maturata in 58 anni di attività – aggiungono dall’organizzazione nata a Osimo (Ancona) – ci ha dato la certezza che nelle sfide, spesso, si celano nuove opportunità. Proprio come è stato per Giulia, Fabio e Nicole, protagonisti dello spot della nostra campagna di Natale, che sono riusciti a tagliare traguardi importanti attraverso percorsi sempre diversi, che stimolano le abilità cognitive, sensoriali e comunicative. Giulia, infatti, è riuscita a dire “mamma” per la prima volta a 8 anni, Fabio ha trovato nel Centro Nazionale di Osimo una “Casa per la vita” e Nicole prosegue il proprio percorso di trattamenti, impaziente ogni volta di tornare dalla sua seconda famiglia».

«A tracciare il nostro importante percorso – concludono dalla Fondazione – è stato proprio il monito di Sabina Santilli, “Avanti e buon coraggio, senza mai tirarsi indietro!”, che ci ha permesso di vedere e ascoltare “oltre” ciò che è possibile oggi, al fine di rendere la nostra missione sostenibile e replicabile nel futuro, tanto da renderla il più importante punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali».

Da ricordare, in conclusione, che in questi giorni che precedono il Natale, la Lega del Filo d’Oro ha promosso nelle Marche varie iniziative, che vedono il coinvolgimento di utenti e famiglie, garantendo loro occasioni di relazione, svago e vicinanza. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (Ufficio Stampa Lega del Filo d’Oro: ambrogini.c@legadelfilodoro.it).

La Lega del Filo d’Oro
Era il 1964 quando Sabina Santilli, una caparbia e lungimirante donna sordocieca, decise di fondare – assieme a un piccolo gruppo di volontari – un’Associazione che potesse rappresentare il «filo aureo della buona amicizia», per aprire al mondo le persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. E questo filo prezioso che unisce il sordocieco con il mondo esterno è il concetto che ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, realtà unica in Italia, che da allora fornisce un servizio altamente qualificato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La mission – di quella che dal 1998 è divenuta una ONLUS – consiste nell’assistenza, nella riabilitazione, nell’educazione e nel reinserimento in famiglia – e in molti casi anche nella società – delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
La Lega del Filo d’Oro ha da sempre svolto campagne di comunicazione e di sensibilizzazione per diffondere la corretta conoscenza della sordocecità e delle problematiche ad essa correlate presso l’opinione pubblica, i media e le Istituzioni ed è oggi punto di riferimento in Italia per la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
Ad Osimo, in provincia di Ancona, si trova la Sede Nazionale, al cui interno vi sono il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni, i Servizi Educativo-Riabilitativi, il Settore Medico, il Centro di Ricerca e il Centro di Documentazione.
Con circa 600 dipendenti, più di 650 volontari e circa 500.000 sostenitori, la ONLUS è presente oggi in Italia in 8 Regioni con 5 Centri Residenziali, a Osimo, Lesmo (Monza Brianza), Modena, Molfetta (Bari) e Termini Imerese (Palermo) e 5 Sedi Territoriali a Padova, Roma, Napoli e, più recentemente, a Novara e a Pisa.
L’Associazione può contare su un team completo di professionisti, composto da una parte da operatori educativo riabilitativi, fisioterapisti, psicologi e assistenti sociali, dall’altra da medici specializzati, come neurologi, ortopedici, oculisti, pediatri, genetisti, dentisti, logopedisti e fisiatri, oltre a tutto il personale amministrativo e dei servizi generali.
Per ogni ospite della Lega del Filo d’Oro viene elaborata una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per permettergli di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto più possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia.
Le attività svolte vengono attualmente finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre circa il 65% delle entrate arrivano grazie alle risorse donate da privati. La Lega ha anche fondato un proprio Centro di Ricerca e collabora in Italia con numerosi istituti universitari, così come, a livello internazionale, con altri enti e organizzazioni che perseguono i medesimi obiettivi. (S.B.)

La Lega del Filo d’Oro e la rete internazionale per la sordocecità
A livello internazionale, la Lega del Filo d’Oro è membro del Deafblind International, Associazione internazionale che promuove e supporta lo sviluppo di servizi per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e dell’EDbU (European Deafblind Union), organismo che ha come obiettivo principale l’uguaglianza e la piena partecipazione sociale delle persone sordocieche in tutta Europa.
Con altri dieci Paesi europei fa parte inoltre del gruppo di lavoro MDVI Euronet (Multiple Disabilities and Visual Impairment), impegnato a sviluppare e condividere le conoscenze sulla formazione di bambini e giovani con una grave disabilità visiva unita a disabilità aggiuntive.
E ancora, è componente del DbI ICF Working Group, insieme a Paesi come la Spagna, il Canada, l’India e l’Australia, con l’obiettivo di sviluppare uno standard specifico Core Set ICF (Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento CS), per un processo riconosciuto di valutazione, certificazione e intervento sulla sordocecità.
È impegnata infine, sempre a livello internazionale, in vari progetti sulla sordocecità, come Social haptic signs for deaf and blind in education, che ha lo scopo di raccogliere e rendere accessibili i segni tattili sociali (Haptic), per migliorare l’educazione delle persone con disabilità sensoriale visiva e uditiva, nonché la qualità del lavoro di insegnanti e interpreti che si occupano di studenti con disabilità sensoriali, a livello europeo. L’obiettivo è quello di codificare trecento segni per ogni nazione. Tutti i segni tattili verranno poi raccolti, catalogati, fotografati, illustrati e registrati per renderli accessibili gratuitamente nel web. In tale iniziativa sono coinvolti sette utenti seguiti dai Servizi Territoriali della Lega del Filo d’Oro di Lesmo (Monza-Brianza), Modena e Padova.
Con Social skills make inclusive life easier too – SMILE too si vogliono invece rafforzare le abilità sociali, di fondamentale importanza per l’inclusione, di bambini e ragazzi con problematiche visive e altre disabilità e/o con sordocecità, attraverso la formazione di chi li educa: genitori, insegnanti, professionisti. (A.D.)

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