«Si doveva fare di più! Ad esempio interventi utili ad incrementare tutti quei Fondi necessari a garantire pari dignità e inclusione sociale alle persone con disabilità e alle loro famiglie»: questo il primo commento di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo l’approvazione della Legge di Bilancio (Legge 197/22), rispetto alla quale, come riferiamo in altra parte del giornale, la Federazione sottolinea anche l’assenza di interventi riguardanti il cosiddetto “caro bollette” nei confronti delle organizzazioni del Terzo Settore, «senza i quali – dichiara Falabella – molte Associazioni e Organizzazioni di Volontariato rischieranno di chiudere i battenti, lasciando in tal modo privi di servizi giovani, anziani o persone con disabilità a rischio di esclusione sociale».
Alcune note positive, per altro, vengono parimenti sottolineate dal Presidente della FISH, che a tal proposito le ritiene anche il frutto del lavoro di pressione svolto dalla Federazione. «Mi riferisco – afferma – alla proroga della detrazione al 75% sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche fino al 2025 e alla relativa semplificazione per l’approvazione degli interventi a livello condominiale». «Inoltre – aggiunge – è stato risolto un problema per gli studenti e le studentesse con disabilità che non potevano beneficiare delle borse di studio, quando si cumulavano alla pensione e all’assegno d’invalidità. E ancora, grazie al nostro pressing sui lavori parlamentari, sono state approvate norme quali lo stanziamento di 10 milioni di euro per il fondo sperimentale Periferie inclusive all’interno del quale sono previsti interventi di supporto alle persone con disabilità che vivono in contesti svantaggiati. In più, è stato aumentato del 50% l’assegno unico per famiglie al cui interno vi siano figli/figlie con disabilità. Infine, grazie all’approvazione di un emendamento da noi proposto, in questo 2023 le donne con due o più figli, se impegnate nell’assistenza a una persona non autosufficiente, o se con invalidità al 74%, potranno lasciare il lavoro a 58 anni».
«Seppure modesto – prosegue Falabella – un risultato si è ottenuto anche in àmbito di caro bollette, grazie alla conferma del bonus sociale per le famiglie più fragili, con il rafforzamento del meccanismo che consente di ricevere tale aiuto, grazie all’ innalzamento della soglia ISEE da 12.000 a 15.000 euro».
«Ma in ogni caso – conclude il Presidente della FISH – ci auguriamo vivamente che misure di ben diversa sostanza possano essere inserite nei prossimi provvedimenti che verranno approvati». (S.B.)
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