Favorire l’emersione delle violenze nei confronti delle donne con disabilità

Favorire l’emersione delle situazioni di violenza che coinvolgono le donne con disabilità, aumentando le competenze degli operatori sociali e dei servizi, per superare gli stereotipi negativi legati alla disabilità e al genere: è lo scopo del corso di formazione “Parole pesanti. Rappresentazione, discriminazione e violenza subita dalle donne e dalle ragazze con disabilità”, che proseguirà a Seriate (Bergamo) il 12 gennaio e il 14 febbraio con due nuovi incontri, sempre a cura della Federazione lombarda LEDHA e delle componenti di essa, insieme ad altre organizzazioni del territorio di Bergamo
Mano regge il particolare di un'immagine di donna
Immagine presente nell’home page del sito dell’Associazione Domnia

Dopo l’avvio a inizio novembre, come avevamo segnalato a suo tempo, riprenderà nelle prossime settimane, con due nuovi incontri in programma sempre presso il Comune di Seriate (Bergamo), il percorso del ciclo formativo denominato Parole pesanti. Rappresentazione, discriminazione e violenza subita dalle donne e dalle ragazze con disabilità, che punta a favorire l’emersione delle situazioni di violenza che coinvolgono le donne con disabilità, aumentando le competenze degli operatori sociali e dei servizi, per superare pregiudizi e stereotipi negativi legati alla disabilità e al genere.
L’iniziativa, lo ricordiamo, è organizzata – in collaborazione con il Comune di Seriate – dal Gruppo Donne della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dall’Associazione Aiuto Donna di Bergamo, dal Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi e dal CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), anch’essi componenti della LEDHA, nonché dalla Rete Interistituzionale Antiviolenza – Distretto Bergamo Est e dalla Fondazione della Comunità Bergamasca.

Tutti a partecipazione gratuita, gli incontri del corso saranno in totale cinque (l’ultimo dei quali aperto a tutte le persone interessate e non solo agli addetti ai lavori), rivolgendosi a operatori di cooperative e centri anti-violenza, assistenti sociali, educatori, operatori di consultori, ospedali e ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali), associazioni di persone con disabilità e della società civile del territorio, familiari oltreché, naturalmente, a tutte le donne con disabilità.

Il prossimo appuntamento, dunque, intitolato Laboratorio per imparare a dire di no, si terrà nella mattinata di giovedì 12 gennaio, a cura dell’Associazione Culturale Domnia di Cinisello Balsamo (Milano) e prevede gli interventi di Olga Albanese, Caterina Indelicato ed Elena Bianchin, rispettivamente presidente, direttore tecnico e componente dell’area socio-educativa della stessa Associazione Domnia.
L’incontro successivo, invece, è in programma per la mattinata di martedì 14 febbraio, sul tema Accessibilità comunicativa per partecipare nello spazio sociale e vi parteciperà Antonio Bianchi, membro del Consiglio Direttivo della LEDHA e consulente del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa San Paolo. Seguirà il Laboratorio sugli effetti sociali delle microviolenze: dallo stereotipo alla violenza di genere, a cura di Chiara De Vecchi, pedagogista ed educatrice della Cooperativa Arcipelago ANFFAS. (S.B.)

Tutti gli incontri del corso, come detto, sono gratuiti, ma con iscrizione obbligatoria. Per partecipare, inviare un messaggio a antiviolenza.rita@comune.seriate.bg.it, indicando cognome, nome, ente di appartenenza e professione.

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